Home RUBRICHE Esosomi in medicina estetica e altre applicazioni: intervista al Je Suis Medical Beauty Institute ad...

Esosomi in medicina estetica e altre applicazioni: intervista al Je Suis Medical Beauty Institute ad Acerra con l’intervento del Dott. Eugenio Maria Amato e alla Dott.ssa Anastasia Tanzillo

La medicina estetica è sempre alla ricerca di soluzioni innovative che possano migliorare l’aspetto e la salute della pelle senza interventi invasivi. Gli esosomi, piccole particelle extracellulari, stanno guadagnando una popolarità crescente per le loro proprietà rigenerative e per i risultati visibili che offrono. Ne parliamo con l’equipe del Je SuisMedi Beauty Institute, partner del Sant’Anna Medical con il Dott. Eugenio Maria Amato, noto medico estetico, e la Dott.ssa Anastasia Tanzillo, esperta di microbiota e benessere.

Dott. Eugenio Maria Amato e Dott.ssa Anastasia Tanzillo

Cosa sono gli esosomi?


Gli esosomi sono ormai centro delle metodiche di medicina estetica rigenerativa importante, perché sono uno strumento per migliorare la saluta della pelle. “Sono presenti nei fluidi dei tessuti vegetali e animali, e rappresentano un importante mezzo per le cellule per coordinare e realizzare la loro attività biologica.” Spiega il Dottor Eugenio Maria Amato: “Gli esosomi sono vescicole extracellulari prodotte da quasi tutte le cellule del corpo, che fungono da ‘messaggeri’ biologici. Trasportano materiale genetico, proteine e lipidi da una cellula all’altra, facilitando la comunicazione tra le cellule e supportando la rigenerazione. Questo li rende particolarmente utili in medicina estetica, dove si cerca di stimolare i processi cellulari per un ringiovanimento naturale e duraturo della pelle.”

Dott.ssa Tanzillo: “È corretto. Gli esosomi sono come piccoli pacchetti di informazioni che le cellule si scambiano. Agiscono attivando meccanismi cellulari che possono contrastare l’invecchiamento, ridurre le infiammazioni e stimolare la produzione di collagene ed elastina, che sono fondamentali per mantenere una pelle giovane e sana.”

Perché oggi gli esosomi sono così tanto usati in estetica?

Dott. Amato: La capacità degli esosomi di stimolare i processi naturali di rigenerazione li rende ideali per la medicina estetica. Permettono di trattare in modo mirato e non invasivo i segni dell’invecchiamento, come rughe e perdita di elasticità, senza dover ricorrere a filler o interventi chirurgici. I pazienti apprezzano questi trattamenti per la loro efficacia e perché offrono un recupero rapido.

Dott.ssa Tanzillo: Un altro motivo per cui gli esosomi sono così apprezzati in estetica è che i loro effetti si notano gradualmente, permettendo alla pelle di migliorare in modo naturale e armonioso. Non c’è l’effetto ‘drammatico’ che si osserva con altri trattamenti, ma un miglioramento progressivo che viene apprezzato per la naturalezza e la durata.

Qual è la funzionalità in estetica degli esosomi?

Dott. Amato: Gli esosomi aiutano a rigenerare e ristrutturare la pelle. Stimolano la produzione di collagene ed elastina, elementi chiave per una pelle tonica e compatta, e migliorano l’idratazione cutanea, contrastando la secchezza e la formazione di rughe. Inoltre, hanno proprietà antinfiammatorie che aiutano a ridurre le irritazioni e le infiammazioni cutanee, rendendoli efficaci anche nel trattamento di problemi come acne e arrossamenti.

Dott.ssa Tanzillo: Oltre ai benefici anti-age, gli esosomi migliorano l’omogeneità della pelle, riducendo la pigmentazione eccessiva e donando luminosità al viso. Sono ideali anche per chi soffre di cicatrici e vuole migliorare la texture della pelle. In pratica, aiutano a ripristinare un equilibrio ottimale, migliorando complessivamente la qualità e l’aspetto della pelle.

In quale altra branca medica si usano gli esosomi?

Dott. Amato: Gli esosomi sono utilizzati anche in altre branche mediche, soprattutto in ortopedia e medicina rigenerativa. In ortopedia, per esempio, sono impiegati per trattare lesioni muscolari, articolari e tendinee, poiché favoriscono la rigenerazione dei tessuti danneggiati e possono ridurre l’infiammazione.

Dott.ssa Tanzillo: Esatto, e in neurologia e cardiologia si sta esplorando l’uso degli esosomi per le loro capacità di comunicare tra le cellule e rigenerare i tessuti. Studi preliminari stanno valutando se gli esosomi possano avere un ruolo nel trattamento di patologie neurodegenerative o di lesioni cardiache, grazie alla loro capacità di trasportare segnali e stimolare la riparazione cellulare.

In quali altre branche mediche vengono utilizzati?

Dott. Amato: Oltre che in estetica e rigenerazione tissutale, gli esosomi trovano impiego anche in oncologia. In quest’ambito, sono studiati come potenziali vettori per veicolare farmaci direttamente alle cellule tumorali, riducendo così gli effetti collaterali delle terapie tradizionali e aumentando l’efficacia dei trattamenti.

Dott.ssa Tanzillo: Sì, è interessante anche il loro utilizzo nella dermatologia clinica, dove vengono usati per trattare malattie croniche della pelle, come la psoriasi, con risultati promettenti. Anche in odontoiatria si stanno sperimentando gli esosomi per rigenerare tessuti orali danneggiati o infiammati.

Al Je Suis Italia ad Acerra, in via Vittorio Veneto 54,  vengono realizzati percorsi su misura includendo sia cosmetici e peeling a base di esosomi e probiotici, che l’utilizzo di macchinari medico estetici, come radiofrequenza, laser c02 frazionato, micro-needling, fotodinamica.
In base al caso specifico viene realizzato un percorso personalizzato.

Qual è il quantitativo e il tempo indicato di utilizzo degli esosomi?

Dott. Amato: Il quantitativo e la frequenza dei trattamenti con esosomi possono variare in base al tipo di pelle e all’obiettivo estetico del paziente. Generalmente, è indicato un ciclo iniziale di 3-4 trattamenti distanziati di circa 4 settimane l’uno dall’altro, seguito da richiami periodici ogni 6-12 mesi per mantenere i risultati.

Dott.ssa Tanzillo: Sì, e in base alla risposta individuale della pelle, si può adattare il trattamento. La quantità specifica di esosomi viene determinata dal medico estetico in base alle necessità della pelle del paziente e al tipo di risultato desiderato. Poiché si tratta di un trattamento rigenerativo, i miglioramenti avvengono gradualmente, con risultati che si consolidano nei mesi successivi.

Da chi sono stati scoperti gli esosomi?

Dott. Amato: Gli esosomi furono descritti per la prima volta negli anni ‘80 dai ricercatori Rose Johnstone e collaboratori presso la McGill University in Canada, mentre studiavano il processo di maturazione dei globuli rossi. Inizialmente, furono considerati un modo per le cellule di espellere rifiuti cellulari, ma successivamente si scoprì il loro ruolo di messaggeri cellulari.

Dott.ssa Tanzillo: Da allora, la ricerca ha fatto passi da gigante. Gli esosomi non sono più considerati semplici ‘scarti’ cellulari, ma veri e propri protagonisti nella comunicazione tra le cellule. Oggi si studia la loro applicazione non solo in estetica, ma anche in oncologia, cardiologia e neurologia, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche.


Gli esosomi rappresentano una delle innovazioni più promettenti in medicina estetica e oltre. Grazie alle loro capacità di rigenerare e migliorare la pelle, sono diventati uno strumento ideale per chi desidera trattamenti naturali, efficaci e minimamente invasivi. Ma la loro utilità non si ferma qui: con studi in corso su molteplici patologie, gli esosomi potrebbero portare benefici significativi anche in altre branche della medicina, come oncologia, neurologia e ortopedia.

Articolo precedentePARLA IL LEGALE DELLA Ferragni E A PAGARNE LE SPESE EMOTIVE È SEMPRE IL PADRE: “I figli affidati a lei in via prevalente”
Articolo successivoIl tribunale ordina il rientro di sette migranti dall’Albania