La squadra della nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen, alla sua seconda candidatura, è stata promossa dal Parlamento europeo con 370 sì, 282 no e 36 astensioni. «Oggi è un bel giorno per l’Europa», commenta lei, Ma è il risultato peggiore che sia mai stato registrato. Il suo cammino si prospetta in ardua salita.
Il confronto con il voto per le precedenti Commissioni europee è impietoso: da quella di Jacques Santer nel 1995 (417 voti favorevoli su 626 seggi totali), a quelle di Romano Prodi nel 1999 (510 su 626), di José Manuel Barroso nel 2004 (478 su 732), ancora di Barroso nel 2010 (488 su 736), di Jean-Claude Juncker nel 2014 (423 su 751) e della stessa von der Leyen nel 2019 (461 su 748).
Non si sono schierati con von der Leyen il Ppe (21 voti contrari, soprattutto dagli spagnoli del Partido Popular, e due astenuti) e i Socialisti e Democratici (25 contrari, soprattutto francesi e belgi, compresi i due indipendenti italiani eletti col Pd Strada e Tarquinio, e 18 astenuti).
Hanno votato compatti contro la fiducia tutti gli eurodeputati del gruppo della Sinistra, compresi gli italiani Lucano e Salis (Sinistra italiana) e gli otto eletti del M5S Antoci, Della Valle, Furore, Morace, Palmisano, Pedullà, Tamburrano e Tridico.
La Bussola di Ursula
«La prima grande iniziativa della nuova Commissione», annuncia Ursula von der Leyen, «sarà una Bussola della Competitività e sarà la cornice del nostro lavoro per il resto del mandato. La Bussola si baserà sui tre pilastri del rapporto Draghi. Il primo è chiudere il divario d’innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, il secondo è un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività, il terzo è l’aumento della sicurezza e la riduzione delle dipendenze. Significa fare scelte difficili, significherà investire massicciamente nella nostra sicurezza e prosperità. E rimanere uniti e fedeli ai nostri valori. Trovare il modo di lavorare insieme e superare la frammentazione. Questo è ciò per cui io, e tutte le 26 donne e uomini con me, ci impegneremo ogni singolo giorno. Siamo pronti a metterci subito al lavoro».