Alle manifestazioni di Torino hanno partecipano le delegazioni sindacali di gran parte del Piemonte, arrivate con 52 pullman, creando un certo scompiglio.. Nulla a che fare con le proteste a Bologna
La situazione a Bologna
“Le piazze non si precettano. Abbiamo già dati di adesioneallo sciopero altissimi. È la miglior risposta che ci può essere ed è il segno che questo Paese chiede di cambiare delle leggi balorde. Piazze così piene dicono che siamo sulla strada giusta. Il Governo ascolti questi lavoratori e riapra trattative con i sindacati per cambiare una legge di bilancio che rischia di mandare a sbattere tutto il Paese”.
È in prima fila nel corteo che attraversa una parte del centro storico di Bologna il leader Cgil Maurizio Landini. Con lui il segretario regionale Uil, Marcello Borghetti, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e il neo presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale
Il corteo ha raggiunto piazza Maggiore e l’obiettivo di 25mila persone sarebbe stato oltrepassato. Sarebbero 50mila le persone che hanno partecipato, fanno sapere i sindacati, organizzatori della manifestazione partita alle 9.30 da porta Lame, nell’ambito dello sciopero nazionale e generale di 24 ore (nei servizi dei trasporti aereo, pubblico locale e marittimo) indetto, per oggi, da Cgile Uil.
Un’agitazione contro la manovra di bilancio del governo Meloni, ovvero contro il Ddl Bilancio. In tutta Italia si è contato “un’adesione oltre il 70%, con mezzo milione di persone nelle piazze”, hanno comunicato i sindacati. La folta partecipazione ha però paralizzato la città di Bologna: traffico in tilt e lunghe code, anche a causa dei cantieri. Nulla a che fare con quanto successo a Torino.
A Torino problemi non da poco
Forti scontri a Torino nella giornata di sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro il governo dopo il corteo dei lavoratori, concluso senza incidenti. Il corteo è partito alle 9 in piazza XVIII Dicembre e ha sfilato fino in piazza Castello. Elevata l’adesione nelle fabbriche e nelle aziende della provincia di Torino. Hanno partecipato anche le delegazioni sindacali di gran parte del Piemonte, arrivate con 52 pullman.
Dopo il corteo ci sono stati prima lanci di uova e fumogeni contro la polizia e poi scontri tra le forze dell’ordine e lo spezzone degli antagonisti che hanno partecipato allo “spezzone sociale” del corteo. Gli scontri sono avvenuti alla stazione di Porta Nuova, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone di polizia.
Le forze dell’ordine li hanno respinti a manganellate, i manifestanti hanno sferrato calci e pugni e usato le aste delle bandiere. Vista la «blindatura» di Porta Nuova, la protesta si è spostata a Porta Susa con l’occupazione di uno dei binari durata alcuni minuti.
Lo sciopero generale è indetto in tutto il Paese da Cgil e Uil contro l’ultima manovra del governo (non aderisce la Cisl). Proprio perché di carattere generale, lo sciopero prevede lo stop per una giornata di lavoro di tutti i dipendenti dei settori pubblici e privati.
Salvini: “Landini sia più cauto”
“Quando uno invita alla rivolta sociale e poi stranamente oggi dei dementi attaccavano la polizia e bruciavano le fotografie in piazza, dico al signor Landini che deve essere più cauto quando parla perché poi qualcuno lo prende sul serio”.
Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini, commentando su Radio uno le parole del leader della Cgil, che ha detto di voler rivoltare il Paese come un guanto.