Il presidente della Figc Gravina rischia il processo per le presunte irregolarità tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi.
La procura di Roma ha chiuso il procedimento che lo vede indagato per l’accusa di autoriciclaggio: si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. L’indagine venne avviata nel marzo del 2023 a piazzale Clodio su impulso della Procura nazionale Antimafia, per presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio.
Il procedimento si è occupato di presunte irregolarità, tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità di Gravina. Il 19 novembre il tribunale del Riesame aveva rigettato l’appello della Procura sul sequestro preventivo di 140 mila euro nei confronti del numero uno della Figc. Gravina era stato sentito lo scorso marzo su sua richiesta per chiarire la propria posizione. Nell’occasione ha depositato una memoria, con documenti e bonifici bancari. Titolare del fascicolo d’indagine è il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, che potrebbe presentare la richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Figc.
Intanto Gravina ha parlato ai cronisti all’esterno dell’ospedale dove è ricoverato Edoardo Bove: “Abbiamo scambiato alcune battute, l’ho trovato bene, il ragazzo sta bene. Era già proiettato a Roma-Atalanta, chiedeva come poteva fare per guardarla. C’è stata molta paura per Bove, ma il ragazzo sta bene ora. Ha avuto molto piacere di rivedere i suoi compagni e i suoi amici – ha aggiunto -, si informa sulle partite, quindi vuol dire che già sta bene, ed è già proiettato alla partita, quindi è un segno molto positivo. Poi i medici sicuramente saranno molto più puntuali e precisi di me”.