Home CRONACA John Elkann rifiuta ancora l’audizione in Parlamento

John Elkann rifiuta ancora l’audizione in Parlamento

Sembra assurdo, ma c’è ancora il gran rifiuto: John Elkann non si presenterà davanti al Parlamento per riferire sulla crisi di Stellantis.

Ad annunciarlo è stato Alberto Gusmeroli della Lega e  presidente della commissione Attività produttive della Camera: “Ho avuto un colloquio telefonico con John Elkann, presidente di Stellantis. A fronte della mia rinnovata richiesta di audizione, ha ringraziato per l’attenzione che il Parlamento continua a riservare al settore automotive e a Stellantis, ma in questa fase ha tuttavia asserito di attendere la chiusura del tavolo di interlocuzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sarà possibile individuare un momento successivo di confronto istituzionale, come anche richiesto dalle mozioni presentate in Parlamento”.

Su Elkann si esprimono così i politici

Intanto il ministro al Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso, ha parlato del suo incontro con Elkann nella giornata di ieri: “Nel colloquio avuto ieri con Elkann sono emerse delle condizioni che mi rendono fiducioso sul fatto che nel tavolo già convocato per il 17 dicembre si possa condividere un Piano Italia che ponga il nostro Paese e il nostro sistema produttivo al centro dello sviluppo dell’auto europea e al centro della strategia di Stellantis. Credo sia iniziata una nuova fase”, ha detto Urso.

Persino a sinistra hanno capito e infatti il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd in aula ha detto: “Come Pd torniamo a ribadire in questa sede la richiesta che il presidente di Stellantis John Elkann, che ha assunto un ruolo esecutivo dopo le dimissioni dell’ad Tavares, venga in Parlamento. Non è più procrastinabile la sua venuta, perché dobbiamo sapere quali sono le intenzioni del nuovo gruppo dirigente, non possiamo aspettare certo la metà del 2025, quando i vertici della società hanno detto che rinnoveranno l’ad. Ma chiediamo anche che il governo venga in Parlamento e si assuma le proprie responsabilità”. Forse sarebbe il caso che John si rendesse conto che da lui dipendono migliaia di vite e stipendi…

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