Nuove notizie dalle indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto cadendo da uno scooter inseguito dai carabinieri. Fares Bouzidi, il 22enne che era alla guida del T-Max, è risultato positivo al Thc, tra i principi attivi della cannabis.
La folle fuga dei due ragazzi era partita dalla zona di via Farini, dove Fares aveva ignorato l’alt di una pattuglia dei militari. Da lì una corsa di 8 chilometri per le vie della città, fino all’angolo tra via Quaranta e via Ripamonti, con lo schianto dello scooter e Ramy, senza casco, riverso sull’asfalto.
Il possibile contatto
Il lavoro della polizia locale e degli stessi carabinieri ora consisterebbe nel cercare di accertare un contatto tra la gazzella e il motorino o se il guidatore abbia perso il controllo del mezzo da solo, impostando la curva a forte velocità.
I primi rilievi sembra abbiano escluso il riscontro di tracce di vernice dell’auto dei carabinieri su parti dello scooter, ma per una risposta definitiva ci vorrà tempo. E se le telecamere finora non hanno chiarito questo aspetto, e in attesa delle perizie che verosimilmente saranno disposte, gli inquirenti si starebbero ora indirizzando su un possibile “super testimone”.
Si cerca un uomo che potrebbe aver visto tutto
Un uomo che potrebbe aver assistito all’incidente dal lato giusto, proprio all’angolo con il benzinaio. Al momento nessuno si è fatto avanti per raccontare la propria versione; i carabinieri stanno cercando di rintracciare il potenziale testimone.
Il 3 dicembre, intanto, lo stesso Fares è stato dimesso dall’ospedale ed è stato portato a casa della sorella ai domiciliari, perché risulta indagato per resistenza a pubblico ufficiale e omicidio stradale, così come il vicebrigadiere del nucleo Radiomobile che era alla guida dell’auto di servizio.
Mercoledì 4 dicembre si è celebrato alle 11:00, al cimitero di Bruzzano, il funerale di Ramy.