Home CRONACA Salvini: “Sì alla prostituzione legalizzata… ma con lo scontrino fiscale!”

Salvini: “Sì alla prostituzione legalizzata… ma con lo scontrino fiscale!”

Il vicepremier Matteo Salvini, 51 anni - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Tra un TikTok e un codice della strada, Matteo Salvini si lancia in proposte che sembrano uscite da un film di fantapolitica. “Sarei d’accordo a legalizzare la prostituzione, ma solo se ci sono controlli sanitari e, soprattutto, se si pagano le tasse”.

Insomma, il problema etico sembra essere superato, purché arrivi la ricevuta fiscale. Chissà, magari il prossimo passo sarà l’introduzione del POS obbligatorio sui marciapiedi.

TikTok nuova Montecitorio

In diretta social, il ministro delle Infrastrutture trasforma TikTok nel nuovo Parlamento, rispondendo alle domande più disparate con la serenità di chi si sente sempre in campagna elettorale. Sui test antidroga ai parlamentari, si dice favorevole: “Devono essere lucidi per fare leggi che incidono sulla vita degli italiani“. Una frecciata velata? Forse. Ma in compenso niente test per chi propone certi disegni di legge… almeno per ora.

E sul codice della strada, Salvini svela la grande rivoluzione: “Se ti beccano al telefono mentre guidi, ti ritirano la patente fino a 15 giorni“. Una misura severa che lascia spazio a nuove domande: chi invece guarda le dirette TikTok del ministro mentre guida, rischia il carcere o un premio fedeltà?

Dribbling mediatico

Poi, quando la discussione si sposta sul calcio, Salvini si ritira in difesa, forse per evitare ulteriori cartellini rossi. “Del Milan non parlo, non ci danno soddisfazioni“, dichiara. Il tifoso rossonero preferisce quindi concentrarsi su argomenti più “tangibili”, come la tassazione sui marciapiedi, che sembra dargli più certezze della difesa milanista.

In conclusione, Salvini si conferma un maestro del dribbling mediatico, abile nel passare dai temi più controversi a quelli più leggeri con la nonchalance di un giocatore consumato. Ma attenzione: per ora si parla di tasse e telefonini, perché il campionato di politica vera è ancora tutto da giocare.

Robby Giusti – Dillinger News

“Perché la politica, a volte, è più surreale di un film noir.”

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"Non sempre può piacere a tutti/e la verità, ma rimane pur sempre la verità e prima o poi va accettata, anche perchè prima o poi viene fuori..."