«Mi scuso per i traumi creati ma andava fatto, bisognava eliminare questo parassita…». È stato arrestato il killer dell’ad di UnitedHealthCare Brian Thompson, freddato alla schiena davanti all’hotel Hilton di New York. L’assassino si chiama Luigi Mangione, rintracciato ieri dalla polizia in un McDonald’s di Altoona in Pennsylvania, a 400 chilometri dall’Hilton.
Aveva con sé la pistola e il silenziatore usati per commettere il delitto, documenti falsi con 4 nomi diversi, compreso quello usato per registrarsi nell’ostello nel quale ha dormito prima di uccidere. E anche un manifesto politico anticapitalista nel quale rivendica il suo atto violento.
Si tratterebbe d’un estremista politicamente motivato, un ingegnere con un curriculum scolastico d’eccellenza e un esperto di tecnologia: l’arma per uccidere l’ha fabbricata con una stampante 3D.
Di origine italiana, 256enne nato in Maryland, laureato all’Università di Pennsylvania, fino al 2023 ha lavorato come ingegnere della TrueCar, azienda di Santa Monica, in California, che vende auto online. IN precedenza aveva trascorso un semestre di smart working a Honolulu, nelle Hawaii.
Conferenza stampa prima dell’arresto
Il sindaco di New York, Eric Adams, e Jessica Tisch, capo della NYPD, la polizia della città, hanno convocato una conferenza stampa per annunciare la cattura prima ancora dell’arrivo dei loro detective ad Altoona.
Poi sono bastate poche verifiche per confermare che Mangione è l’assassino di Thompson: in serata è stato incriminato dal tribunale della Blair County (dove è già comparso davanti al giudice) per la detenzione illegale di armi e documenti falsi e per aver dato una falsa identità, mentre a New York il district attorney di Manhattan lo ha incriminato per omicidio ed ha avviato la procedura per l’estradizione dalla Pennsylvania.
Mangione nel manifesto che aveva con sé chiarisce di non avere complici: «Ho agito da solo». Spinto dall’ostilità per «le iniquità del sistema capitalistico nel mondo della sanità privata».
Un assassino di ottima famiglia
Mangione è di ottima famiglia: nonno immobiliarista con un patrimonio sterminato fatto di country club, stazioni radio e una catena di case di riposo per anziani, una delle quali di proprietà del padre di Luigi che, ancora sedicenne, ha lavorato come volontario in una di queste strutture.
A Baltimora Mangione ha frequentato il Gilman, un liceo d’eccellenza (retta di 40 mila dollari l’anno) diplomandosi come primo della classe e pronunciando alla fine un discorso pubblico pieno di elogi per una scuola che gli aveva dato «un coraggio incredibile per andare a esplorare orizzonti sconosciuti».
Sei mesi fa, pare che Luigi si sia avvicinato alla filosofia del terrorista anarchico Unabomber: ne fa un elogio a gennaio, commentando sul sito Goodreads un suo vecchio manifesto ideologico.
Nel frattempo United HealthCare è sotto indagine e pare che Thompson, indagato anche lui, avesse iniziato a collaborare con le autorità. Rimane da capire come mai Mangione sapeva a che ora e da quale ingresso laterale l’ad sarebbe entrato all’Hilton.