Il termine per sottoporre i sub-emendamenti alla Legge di Bilancio scadono alle 20.30 di domenica 15 dicembre: il giorno dopo riprende l’esame della commissione della Camera e i tempi per la prima lettura a Montecitorio si allungano, in una corsa contro il tempo per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la premier Giorgia Meloni, che ha dichiarato di volere l’approvazione del testo entro Natale.
Sono trascorsi 16 giorni dall’ attivazione dell’esercizio provvisorio, segnati da un pacchetto di sei emendamenti dei relatori e dal deposito di un altro fascicolo di riformulazioni di emendamenti parlamentari. Insieme, recepiscono le norme previste nel maxi-emendamento del governo.
Le opposizioni focalizzano le loro proteste negli interventi di Elly Schlein: «Mentre con una mano aumentano gli stipendi ai ministri, con l’altra bloccano il salario minimo. Che non si dica che questo governo non sa scegliere le priorità». Ad Atreju «va in scena il favoloso mondo di Meloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani».
Otto euro in più al mese per i pensionati
Guardando i numeri, si propone un aumento di 8 euro al mese delle pensioni dei soggetti disagiati over 70. La web tax riguarderà solo le grandi aziende, scende la tassa sulle plusvalenze delle criptovalute al 26% dal 42% nel 2025, al 33% dal 2026, Ires ridotta alle imprese che reinvestono in azienda l’80% degli utili.
Per la Fieg, è un «governo sordo su informazione e pluralismo». Da Atreju, il viceministro all’Economia Maurizio Leo difende la manovra: «Il concordato non è un flop, direi che è stato sicuramente un meccanismo che mira a fare emergere il sommerso e il risultato è abbastanza buono. L’Agenzia delle Entrate interpreti il cambio di rotta sul fisco. Ancora stiamo facendo i conti ma il dato più interessante è legato al fatto che una buona fetta dei contribuenti che hanno aderito stavano sotto all’8 nella pagella fiscale. Soggetti che in qualche modo sono emersi».
L’Ires dovrebbe calare di 4 punti percentuali se si verificheranno queste condizioni: una quota non inferiore all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 sia accantonato ad apposita riserva; un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati sia destinata a investimenti per l’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive in Italia. Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro.
Tasse su giochi e scommesse
Oltre al bonus elettrodomestici, che assegna fino a 100 euro (200 per chi ha redditi sotto i 20mila euro) a chi compra un apparecchio nuovo, c’è anche il nuovo prelievo su giochi e scommesse. Sui giochi di carte o bingo a distanza, la tassa sarà del 25,5% delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore. Per le scommesse sportive a quota fissa sarà del 20,5% su rete fisica, e del 24,5%, se la raccolta avviene a distanza, applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte.