Nel tribunale di Genova si giunge all’epilogo della vicenda giudiziaria costata le dimissioni da Governatore della Liguria a Giovanni Toti. Non comparirà davanti al gip Matteo Buffoni, delegando ai legali il patteggiamento a due anni e tre mesi convertiti in 1620 ore di lavori socialmente utili. Toti è stato chiamato a rispondere dei reati di corruzione per l’esercizio della propria funzione e finanziamento illecito ai partiti.
All’udienza del 30 ottobre i pm Luca Monteverde e Federico Manotti avevano contestato nuove accuse, che avevano fatto alzare le pene: la corruzione da 91 mila euro a Toti con l’imprenditore nautico Luigi Alberto Amico, l’occupazione abusiva delle aree ex Carbonile ad Aldo Spinelli e l’omessa denuncia a Paolo Signorini.
Nei giorni scorsi per Toti è arrivato il parere favorevole dell’Uepe, l’ufficio che si occupa dell’esecuzione delle condanne penali per le misure alternative alla detenzione: se il giudice per le udienze preliminari Matteo Buffoni darà l’ok al patteggiamento, sconterà le 1620 ore di lavori socialmente utili presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Genova.
Giovanni Toti sceglie, simbolicamente, lo stesso giorno della sentenza per presentare alla Camera, il 18 dicembre alle 15.00, il suo libro Confesso, ho governato. Sarà ospite di Noi Moderati, il partito che ha contribuito a fondare; l’incontro sarà moderato dalla giornalista Hoara Borselli per Il Giornale, che ha affidato all’ex governatore il ruolo di editorialista. Parteciperanno i deputati Ilaria cavo e Pino Bicchielli, quindi è in programma un dialogo a tre con l’autore insieme a Maurizio Lupi ed Enrico Costa.