L’affabulatore Donald Trump alza l’asticella della propaganda dopo la campagna elettorale vincente e, in linea con la sua indole, si batte il petto e annuncia obiettivi ambiziosissimi. La sua strategia ormai è nota: promettere, minacciare, annettere, espellere.
Non importa che il suo primo mandato sia stato scandagliato dal magazine Politico col suo “Trump-O-Meter”, appurando che il 53% delle suoi annunci elettorali non venne concretizzato. Per fare solo un esempio, la costruzione di un muro al confine con il Messico.
Cominciamo dall’agitazione di uno spettro: i dazi. “Ho detto all’Unione Europea che deve colmare il suo enorme deficit nei confronti degli Stati Uniti acquistando il nostro petrolio e il nostro gas su larga scala. Altrimenti, saranno dazi senza fine!!!”, allerta sul suo social media Truth. Gli Stati Uniti sono il principale fornitore di Gnl e petrolio dell’Unione Europea. Solo nella prima metà del 2024, hanno fornito circa il 48% delle importazioni di Gnl del blocco, rispetto al 16% della Russia. Alcuni economisti hanno già lanciato l’allarme sui possibili nuovi dazi, parlando di un rischio di recessione e di un aumento dei prezzi che andrà a colpire i consumatori americani.
Baldanzoso, The Donald è sicuro che con lui alla Casa Bianca cesserà il conflitto in Ucraina: «Il presidente Putin ha detto che vuole incontrarmi il prima possibile. Dobbiamo porre fine a questa guerra». Però esclude un impegno dell’America e della. Il futuro di Kiev è nella mani dell’Europa, che deve inviare soldati per garantirne la sicurezza dopo un armistizio.
Vade retro, straniero
Trump ha più volte ribadito di voler cacciare 25 milioni di immigrati dal suolo americano. Gli analisti evidenziano il rischio che il costo di un’eventuale operazione sarebbe gigantesco: 960 miliardi di dollari, secondo le stime dell’American Immigration Council, nei prossimi dieci anni. Negli Usa si pagano le tasse anche se non si è cittadini: altro serio rischio per l’erario. Inoltre, un figlio nato in America da genitori clandestini è automaticamente cittadino americano (birthright citizenship). Come espellere genitori di bambini piccoli, che rimarrebbero da soli perché non si può deportare un americano?
“Non appena avrò giurato chiederò al Dipartimento di Giustizia di applicare la pena di morte per i criminali violenti per proteggere le famiglie americane”. Biden ha appena commutato la pena capitale a 37 detenuti. “Non ha senso. I parenti e gli amici delle vittime sono ancora più devastati. Non possono credere a quello che sta succedendo!”.
In campagna elettorale, Trump ha manifestato la convinzione di estendere il campo di applicazione della pena capitale, in particolare agli immigrati condannati per l’omicidio di cittadini americani o ai trafficanti di droga e di esseri umani.
Le mani sulla Groenlandia
Il vecchio proposito di acquisire la Groenlandia torna nella sua agenda. Trump è fermo: agli Usa serve l’isola, territorio danese autonomo, per questioni di “sicurezza nazionale”. L’isola ha copiose disponibilità di oro, argento, rame e uranio e la sua piattaforma offshore potrebbe nascondere gigantesche risorse petrolifere.
Punta il dito anche su Panama. “Buon Natale a tutti, anche ai meravigliosi soldati della Cina che in maniera amorevole, ma illegale, gestiscono il canale di Panama (dove noi abbiamo perso 38mila uomini nella costruzione 110 anni fa), assicurandosi sempre che gli Stati Uniti investano miliardi di dollari in denaro per le ‘riparazioni’, senza però avere voce in capitolo su nulla”. Dal Canale, per il tycoon, deriverebbero vantaggi esclusivamente alla Cina e le tariffe per le navi americane in transito sarebbero troppo alte. A livello giuridico, con un trattato che risale al 1970, il canale è passato sotto totale controllo di Panama.
Non pago, The Donald l’invincibile vuole mettere persino le grinfie sul Canada, che ambisce come il 51° Stato americano. Il suoi auguri al premier canadese Justin Trudeau: «Le tasse per i cittadini sono decisamente troppo alte, ma se il Canada diventasse il nostro 51° Stato verrebbero tagliate di oltre il 60%. Il volume d’affari delle attività raddoppierebbe immediatamente e i cittadini sarebbero protetti militarmente come nessun altro Paese al mondo».