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L’uomo nero ammazzato sul lavoro

Bergamo. Mamadi Tunkara, 36 anni, addetto alla sicurezza in un Carrefour, accoltellato a morte da un ladro - Fonte: Web - Dillingernews.it

Mamadi Tunkara era l’addetto alla sicurezza di un supermercato Carrefour a Bergamo. Nel primo pomeriggio del 3 gennaio stava arrivando in bicicletta al lavoro. Identificato un balordo pronto a commettere un furto, lo ha inseguito nelle strade vicine. È stato spinto contro la vetrina di un negozio e tramortito con varie coltellate. Era originario del Gambia.

Vannacci e Salvini, eterni bambini, in cuor loro immagineranno che se la sia andata a cercare, come Cecilia Sala in Iran a parere di autorevoli giornalisti. Non hai scuse se sei l’uomo nero.

Soprannominato Lookman

Mamadi viveva a Verdello e lavorava per conto dell’agenzia Top Secret, che si occupa di sicurezza e vigilanza. Aveva mansioni di portierato, accoglieva i clienti e controllava tra l’ingresso e la cassa. Gli amici lo avevano soprannominato Lookman per la somiglianza con l’attaccante dell’Atalanta. Portava le sue stesse treccine.

“Con profondo sgomento”, scrive il sindaco Elena Carnevali, “abbiamo appreso del tragico evento accaduto nel centro della nostra città. In questo momento desidero esprimere tutta la mia vicinanza e il più sincero cordoglio alla famiglia della vittima, colpita dalla perdita così dolorosa. La sicurezza e la convivenza civile sono valori fondamentali per Bergamo, e ogni episodio di violenza è una ferita per tutta la nostra comunità. Come amministrazione, siamo in stretto contatto con le autorità competenti per garantire che la giustizia faccia il suo corso e fornire tutto il supporto più utile insieme al presidio del territorio per garantire la sicurezza di tutti i cittadini”.

Il comitato di quartiere

«È spaventoso come in una giornata festiva, piena di turisti, di famiglie e di bambini un lavoratore della sicurezza privata venga assassinato in pieno centro a Bergamo», denuncia il presidente del Comitato Bergamo Centro, Silvano Sacchi. «A Bergamo servono ormai strumenti preventivi e dissuasi. Penso sia arrivata l’ora di prevenire il crimine. Le forze politiche e le istituzioni devono unire i propri sforzi per trovare una soluzione. Una Bergamo sicura è una Bergamo per tutti».

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