Si è spento a 96 anni Jean-Marie Le Pen, leader storico e figura simbolo dell’estrema destra francese. La notizia, confermata dalla famiglia all’AFP, chiude il capitolo di una vita intensa e spesso divisiva, in cui Le Pen ha lasciato un’impronta indelebile sulla politica del Paese.
Il leader del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha ricordato Le Pen con un post su X, sottolineandone l’impegno per la Francia: “Impegnato con la divisa dell’esercito francese in Indocina e Algeria, deputato all’Assemblea nazionale e al Parlamento europeo, ha sempre servito la Francia, difendendone la sua identità e la sua sovranità”.
Marine Le Pen: un lutto e un incidente
La morte del padre arriva mentre Marine Le Pen, figlia e attuale figura di spicco del Rassemblement National, è coinvolta in un episodio che poteva avere conseguenze gravi. Durante una visita a Mayotte, colpita recentemente dal ciclone Chido, la barca su cui viaggiava si è scontrata con una chiatta in arrivo dalla direzione opposta. Nonostante la stampa locale riporti dieci feriti nell’incidente, la leader politica è rimasta illesa.
L’entourage di Marine ha definito l’episodio “di lieve entità”, precisando che subito dopo l’impatto è stata evacuata con una navetta della polizia di frontiera e ha proseguito il viaggio verso l’aeroporto. Il ciclone Chido ha devastato l’arcipelago, e la visita di Marine Le Pen era incentrata su sopralluoghi per valutare i danni e incontrare la popolazione locale.
Una figura che divide
Jean-Marie Le Pen lascia dietro di sé un’eredità politica complessa: amato da chi condivideva la sua visione della Francia come baluardo di identità e sovranità, e criticato aspramente da chi lo accusava di fomentare divisioni e tensioni. La sua morte segna la fine di un’epoca per l’estrema destra francese, che oggi trova nuova forma sotto la guida della figlia Marine.
Mentre la famiglia affronta il lutto, il panorama politico francese si interroga sull’eredità di Le Pen, che ha contribuito a ridisegnare il dibattito nazionale per decenni.
