Il servizio di Report su Silvio Berlusconi, andato in onda ieri, non è passato inosservato. Anzi, ha scatenato una reazione di fuoco da parte di Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest, in una nota, non usa mezzi termini: «Appartiene alla categoria del peggior pattume mediatico-giudiziario».
Le parole di Marina Berlusconi
Nel mirino della primogenita del Cavaliere c’è soprattutto il tentativo, a suo dire, di riesumare vecchie accuse: «La trasmissione ha tentato di riportare in vita le infamanti, paradossali insinuazioni su una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata». Accuse che Marina definisce «vecchie un quarto di secolo», ricordando come siano state archiviate dai tribunali di Palermo, Caltanissetta e Firenze «su richiesta degli stessi inquirenti».
E poi, i fatti: «Silvio Berlusconi è sempre stato in prima fila contro tutte le mafie», ribadisce Marina, snocciolando una serie di risultati ottenuti durante i suoi governi. Dal carcere duro per i boss (41 bis) alla creazione dell’Agenzia per la gestione dei beni confiscati ai mafiosi, fino al primo Codice antimafia. La Berlusconi non risparmia neanche le scelte editoriali del programma condotto da Sigfrido Ranucci, criticando l’uso delle immagini del funerale del padre, montate con una «canzonetta ironica». Un dettaglio che, secondo Marina, amplifica il «vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo» messo in scena da Report.
La battaglia non si fermerà qui: «Faremo ricorso a tutti gli strumenti legali più idonei», annuncia Marina, lasciando intendere che la questione potrebbe finire in tribunale.
Il servizio, andato in onda su Rai 3, ha esplorato il rapporto tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, storico alleato e amico del Cavaliere, toccando anche i presunti intrecci con Cosa Nostra. Un tema che, a quanto pare, resta ancora capace di accendere polemiche e scontri, anche a distanza di anni.