Home CRONACA Il giuramento di Trump: Dio, trivelle e dazi

Il giuramento di Trump: Dio, trivelle e dazi

Washington. Il discorso d'insediamento di Donald Trump, intervallato da sorrisetti beffardi del presidente uscente Joe Biden - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

«Dio mi ha salvato per rendere di nuovo grande l’America». «Pianteremo la bandiera a stelle e strisce sul pianeta Marte». «L’età dell’oro comincia proprio adesso». Severità e intransigenza a 360 gradi, ambizioni stellari, molti compiacimenti all’America che lo ha votato, stroncature al presidente che lo ha preceduto. Il discorso d’insediamento di Donald Trump non risparmia nessuno e premia soltanto i sostenitori. Un’orazione ciceroniana tenuta completamente “a braccio”: nessuna sbirciata a un foglio d’appunti, sguardo dritto alla platea o al cielo.

Gli avversari da sgominare

I nemici numero 1 per The Donald sono gli Lgbt, i cinesi, gli ambientalisti e gli immigrati clandestini. «Esistono solo due generi: maschio e femmina», sentenzia, facendo piazza pulita di uno dei cavalli di battaglia dei democratici. «Imporremo tariffe e dazi ai Paesi stranieri per arricchire gli americani. Nelle nostre casse entreranno tantissimi soldi che arricchiranno i nostri cittadini». Allo scopo verrà istituita una sorta di “agenzia delle entrate” all’estero, l’External Revenue Service.

Nel suo mirino il primo bersaglio è il Paese del Sol Levante, come dimostrano le sue mire sul canale di Panama: «Stupidamente dato al Paese di Panama dopo che gli Stati Uniti – gli Stati Uniti, pensateci – hanno speso più soldi di quanti ne abbiano mai spesi prima per un progetto e hanno perso 38.000 vite nella costruzione del Canale. E soprattutto, la Cina sta gestendo il Canale di Panama. E non l’abbiamo dato alla Cina. L’abbiamo dato a Panama e ce lo riprenderemo. E il Golfo del Messico da oggi si chiamerà il Golfo d’America».

«Dichiarerò un’emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini criminali nei luoghi da cui sono venuti. Ripristineremo la mia politica di “rimanere in Messico”». 

“Trivelleremo baby, trivelleremo”

«Porremo fine al Green New Deal e revocheremo l’obbligo di veicoli elettrici, salvando la nostra industria automobilistica. Potrete comprare la macchina che più vi piace. La crisi dell’inflazione è stata causata da una spesa eccessiva e dall’aumento dei prezzi dell’energia, per questo oggi dichiaro un’emergenza energetica e noi trivelleremo, baby, trivelleremo. Noi faremo abbassare i prezzi, riempiremo di nuovo le nostre riserve strategiche ed esporteremo energia americana in tutto il mondo». 

Le parole contro Biden

«Ora abbiamo un governo che non riesce a gestire nemmeno una semplice crisi in patria, mentre allo stesso tempo inciampa in un continuo catalogo di eventi catastrofici all’estero. Non riesce a proteggere i nostri magnifici cittadini americani rispettosi della legge, ma fornisce rifugio e protezione a criminali pericolosi, molti provenienti da prigioni e istituti psichiatrici che sono entrati illegalmente nel nostro paese da tutto il mondo».

Sull’espansionismo ampiamente annunciato, Trump è certo che «La Danimarca accetterà di cedere la Groenlandia». Con lui ritorna l’ostilità al Paese di Fidel Castro: tra i sette ordini esecutivi firmati subito dopo il giuramento, compare la revoca della rimozione di Cuba dalla lista degli stati sponsor del terrorismo.

Il rilancio della pena di morte

Un altro ordine si richiama alla pancia più giustizialista degli Stati Uniti ed è quello sulla pena capitale. Il presidente ha intimato al procuratore generale di «intraprendere tutte le azioni necessarie e legali» per garantire che gli Stati abbiano farmaci sufficienti per l’iniezione letale. «Politici e giudici che si oppongono alla pena di morte hanno sfidato e sovvertito le leggi del nostro paese». Una moratoria sulle esecuzioni federali era in vigore dal 2021. Solo tre imputati restano nel braccio della morte dopo che Joe Biden ha commutato 37 delle loro condanne in ergastoli.

Ma non finisce per niente qui. Altra firma per abolire lo ius soli, nel quadro della lotta all’immigrazione. La cittadinanza americana non sarà più concessa, come prima, ai bambini nati sul suolo statunitense se figli di genitori immigrati. Non manca un favore a Israele, con la sua revoca delle sanzioni contro i coloni in Cisgiordania.

Il 47esimo presidente Usa ha anche concesso la grazia ai rivoltosi dell’assalto a Capitol Hill dell’Epifania 2021, detenuti in un carcere a Washington. Si tratta di circa 1.500 persone: «Speriamo che escano questa sera» è il suo auspicio.

Il saluto romano

Nel parterre con in prima fila i megamiliardari quali Zuckerberg o Bezos, le telecamere hanno ripreso la reazione di Elon Musk all’annuncio di un’imminente missione su Marte: pollice alzato e sorriso a 32 denti. Durante il secondo intervento di Trump davanti ai fans nella Capital Arena, Mister “X” li ha ringraziati con il braccio teso. Andrea Stroppa, suo braccio destro in Italia, ha commentato sull’ex Twitter: «L’Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano». Salvo eliminare il post nel giro di breve tempo.

Giorgia Meloni, unica leader europea invitata allo “Inauguration day”, esulta: “Auguri di buon lavoro al Presidente Donald J. Trump per l’inizio del suo nuovo mandato alla guida degli Stati Uniti d’America. Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa, affrontando insieme le sfide globali e costruendo un futuro di prosperità e sicurezza per i nostri popoli. L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità”.

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