Home CRONACA Trump al contrattacco: ordini esecutivi su immigrazione, energia e diritti sociali

Trump al contrattacco: ordini esecutivi su immigrazione, energia e diritti sociali

Washington. Sul tavolo del presidente Donald Trump, una raffica di ordini esecutivi pronti per la sua firma - Fonte: Ipa - DIllingernews.it

WASHINGTON – Donald Trump non perde tempo e, appena insediato, firma un centinaio di ordini esecutivi in diversi momenti della giornata: dal Campidoglio, dopo il giuramento, alla Casa Bianca, passando per la Capital One Arena, gremita da 20mila fan.

Tra le prime azioni, la cancellazione di 78 ordini firmati da Joe Biden e una serie di provvedimenti che spaziano su più fronti, dalla giustizia all’ambiente, dall’immigrazione ai diritti sociali.

Secondo Steve Bannon, storico stratega di Trump, si tratta di “un’inondazione di norme che gli organi d’informazione faticheranno ad analizzare”. Gli ordini includono decisioni simboliche – come rinominare il Golfo del Messico in “Golfo d’America” – e misure controverse, alcune delle quali destinate a scontrarsi con vincoli legali o necessitare l’intervento del Congresso.

Immigrazione e sicurezza: torna l’approccio duro

Trump dichiara lo stato d’emergenza al confine con il Messico, riportando alla memoria il suo primo mandato, ma questa volta aggiunge un nuovo strumento: l’utilizzo dell’Alien Enemies Act del 1798 per combattere le gang criminali. Tra le misure più controverse, il blocco immediato della piattaforma CBP One, che consentiva l’ingresso legale di 1.450 immigrati al giorno. Resta invece in sospeso l’eliminazione dello ius soli, probabilmente per gli ostacoli legali e costituzionali.

Ambiente ed energia: via le auto elettriche, avanti con il petrolio

Trump annulla le norme di Biden sull’auto elettrica, dichiarando un’emergenza energetica per aumentare l’estrazione di petrolio e gas. Promuove nuove perforazioni offshore e in aree protette, perseguendo la strategia “drill baby drill”. L’obiettivo dichiarato è abbassare i costi dell’energia, combattere l’inflazione e migliorare la competitività delle imprese statunitensi.

Diritti e identità: stretta su gender e inclusione

Sul fronte dei diritti sociali, Trump elimina le tutele per gli studenti transgender e cancella le politiche DEI (diversity, equity, inclusion), adottate a favore delle minoranze, compresi gli afroamericani. Queste misure sono state abolite proprio nel giorno del Martin Luther King Day, segnando un netto cambio di rotta rispetto all’amministrazione precedente.

Geopolitica e dazi: la strategia attendista di Trump

Pur avendo promesso dazi più alti sull’import, Trump lascia la questione in sospeso, preferendo usarla come leva per negoziare accordi con Messico, Canada, Europa e Cina. Sul caso TikTok, il presidente firma un ordine esecutivo per prolungare di 90 giorni l’operatività della piattaforma, in attesa di risolvere la questione della proprietà cinese. Questa decisione, come il recente dialogo con Xi Jinping, si inserisce in una più ampia trattativa strategica tra USA e Cina.

Con questa raffica di ordini esecutivi, Trump manda un messaggio chiaro: è pronto a imprimere una svolta radicale al suo secondo mandato, consolidando la sua visione politica e ribadendo il suo stile diretto e senza compromessi.

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