La minaccia di nuovi dazi contro l’Unione Europea da parte di Donald Trump, ribadita nei giorni scorsi, non coglie di sorpresa Christine Lagarde. Intervenuta alla CNBC durante il Forum economico mondiale di Davos, la presidente della BCE ha dichiarato: “Non mi sorprende, ma in Europa dobbiamo prepararci e sapere come rispondere”. Secondo Lagarde, l’UE ha ampi margini di manovra grazie al potenziale ancora non pienamente sfruttato del mercato unico. “Abbiamo creato un mercato enorme, ma non abbiamo completato il lavoro. Ci sono ancora troppe barriere che ostacolano il pieno utilizzo del potere d’acquisto dei consumatori europei,” ha spiegato. L’obiettivo di Trump, ha aggiunto, non è del tutto chiaro, e l’idea di sostituire l’import europeo con la produzione interna americana appare “discutibile”.
Le parole di Lagarde sull’inflazione
Lagarde ha poi toccato il tema dell’inflazione, affermando che una possibile ripresa dell’inflazione negli Stati Uniti in risposta alle politiche attese dall’amministrazione Trump non rappresenta un rischio per l’Europa. “Se negli Stati Uniti l’inflazione dovesse risalire, sarebbe un problema loro. Per quanto riguarda noi, siamo fiduciosi che il target del 2% sarà raggiunto nel 2025,” ha dichiarato. Sul fronte dei tassi di interesse, Lagarde ha ribadito che il ritmo dei tagli dipenderà dai dati, ma l’approccio sarà graduale: “Non escludiamo tagli più significativi se necessario, ma per ora preferiamo mosse mirate.”
Dombrovskis: “Pronti a rispondere ai dazi Usa”
Sul fronte politico, il Commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato che l’UE è pronta a difendere i propri interessi in caso di nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti. “Siamo pronti a rispondere in modo proporzionato, come abbiamo fatto durante la prima amministrazione Trump,” ha affermato Dombrovskis, ribadendo l’importanza del rapporto strategico con gli USA, ma sottolineando che l’Europa non rinuncerà a difendere i propri valori e interessi.
Dombrovskis ha anche affrontato il tema della guerra in Ucraina, sottolineando che le sanzioni contro la Russia stanno funzionando, ma è necessaria un’azione più incisiva. “Dobbiamo intensificare la pressione economica sulla Russia e garantire all’Ucraina un supporto concreto e solide garanzie di sicurezza,” ha detto il commissario, richiamando l’attenzione sulla necessità di una risposta forte e coordinata da parte dell’Europa.
Mentre l’Europa si prepara ad affrontare una possibile escalation economica e geopolitica, il Forum di Davos si conferma ancora una volta il centro del dibattito globale sulle sfide economiche e politiche del nostro tempo.