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“Hurricane” Trump non si ferma nemmeno davanti a Putin, ma subisce una critica da Musk

Donald Trump, 78 anni - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

“Hurricane” Trump in meno di 72 ore ha già rovesciato l’America come un calzino, bombardando la precedente amministrazione Biden e sbriciolandola in un cumulo di macerie che ricorda Ground Zero. Dal rilancio della pena di morte alla lotta militarizzata all’immigrazione clandestina, il 47esimo presidente Usa straripa ovunque, nel presagio della restaurazione di una monarchia assoluta, tra i due assi dell’imperialismo e dell’espansionismo. Ha un solo autocrate rivale da battere: lo zar del Cremlino. Giunge anche il suo turno.

L’accordo Mosca-Kiev

The Donald minaccia: o imminente tregua tra Russia e Ucraina, o «non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quel che viene venduto dalla Russia negli Usa». Eppure, ricorda l’«ottimo rapporto personale col presidente Vladimir Putin. Alla Russia, la cui economia sta fallendo, con un’inflazione che va verso il 10%, farò un grandissimo favore. Sistemate le cose e fermate questa ridicola guerra! Facciamola finita! Possiamo farlo nel modo più semplice o più difficile: il modo più semplice è sempre meglio. È il momento di concludere un affare. Non si dovrebbero perdere altre vite».

Il rais della Casa Bianca si dà cento giorni per “imporre” un cessate il fuoco. Dopo tre anni di conflitto, le cifre che sono in suo possesso sostengono che tra morti e feriti c’è almeno un milione e mezzo di «giovani soldati» perduti: 800 mila i russi, poco meno gli ucraini. «Un bilancio molto peggiore di quanto venga detto». Degli 11 mila nordcoreani mandati nel Kursk a combattere per Putin, in tre mesi ne sarebbero stati eliminati 4 mila, il 40%. 

Trump ha annunciato il ritiro di 20mila soldati americani dall’Europa, ma in un ipotetico contingente di 200 mila peacekeeper «non possono mancare gli americani», come è convinto il leader ucraino Volodymyr Zelensky.  Memore della pessima figura fatta dagli Stati Uniti in Afghanistan, Trump prende l’ipotesi in considerazione. 

L’epurazione

Un’altra selva di colpi di cannone è in atto per vendicarsi dei funzionari ostili dei tempi di Biden. Quasi un’epurazione. Cacciati i parlamentari che hanno indagato sull’assalto a Capitol Hill dell’Epifania 2021 e i rappresentanti di giustizia che hanno chiesto l’incriminazione del tycoon.

Trump ha ordinato la sospensione dall’incarico e la messa in aspettativa di tutti i dipendenti pubblici preposti ad attuare le iniziative Dei a favore di integrazione, diversità etnica e sessuale ed equità, “bestie nere” del nuovo presidente. Rimesso in vigore Schedule F, un ordine esecutivo che toglie ai molti dipendenti pubblici a lui invisi la garanzia della non licenziabilità concessa loro per legge dal Congresso.

Ma non basta ancora. The Donald intende togliere autonomia agli Stati, ordinando al ministero della Giustizia di perseguire funzionari e agenti delle autorità locali che non applicano i suoi ordini federali sulle retate a caccia di clandestini. 

Voli cancellati

Dando corso all’ordine esecutivo tra i primi che Trump ha firmato, per «respingere, rimpatriare e rimuovere gli immigrati illegali» dal confine Sud, il Pentagono si prepara a inviare 1.500 militari al confine con il Messico e il dipartimento di Homeland Security a condurre blitz mirati per arrestare immigrati illegali.

Gli agenti di confine sono stati istruiti a rimandare indietro le persone che lo attraversano illegalmente ed è stata chiusa una app che consentiva di fare richiesta fuori dagli Stati Uniti. Circa 10 mila rifugiati autorizzati all’ingresso negli Usa, che avevano i voli già prenotati, se li sono visti cancellare, afferma la Cnn.

Però c’è stato un primo intoppo, il mancato raid su Chicago in programma il 21 gennaio per sradicare dalla capitale democratica dell’Illinois gli irregolari. È stato “bruciato” da un’anticipazione del Wall Street Journal. «Stiamo rivedendo i piani di Chicago», riconosce l’ariete alle frontiere, il funzionario dell’Ice Tom Homan: «il leak ha messo a repentaglio la sicurezza degli agenti». Operazione rinviata e ipotesi di partire con i rastrellamenti da altre città, forse New York.

Lo spettro del Ku Klux Klan

Dalle tenebre dell’America più oscurantista inoltre riappare lo spettro del Ku Klux Klan, nel Kentucky, dove le autorità stanno indagando su volantini che incitano gli immigrati ad «andare via adesso» per «evitare le deportazioni».

L’altrimenti massiccio sodalizio del presidente con Mister Tesla improvvisamente si crepa, dopo l’annuncio di Trump, insieme ai tre leader di OpenAi, SoftBank e Oracle, di una nuova joint venture Stargate che investirà 100 miliardi di dollari in infrastrutture per l’Intelligenza artificiale. Con la sua start up xAi, Elon Musk è in concorrenza con OpenAi e SoftBank e secondo lui Stargate «non ha davvero quei soldi».

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