Dopo la consacrazione a icona del giornalismo in prima linea a Che tempo che fa, Cecilia Sala è moneta sonante da spendere per avere la massima visibilità mediatica. Ed eccola inviata in Ucraina da Il Foglio – creatura originariamente di Veronica Lario e Giuliano Ferrara – per intervistare Volodymyr Zelensky.
“Sono tornata a Kyiv”, posta su Instagram 16 giorni dopo la sua liberazione dal carcere di Teheran, “per un faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, adesso che negli Stati Uniti si è insediato Donald Trump. Abbiamo parlato del piano di pace che avrebbe in mente il nuovo presidente americano, di fascismi, di Charlie Chaplin, di come la guerra peggiora le persone”.
Fiducia nella “Golden Age”
Nella conversazione, pubblicata da Il Foglio sabato 25 gennaio, il presidente ucraino dimostra fiducia nella “Golden Age” degli Usa: «Trump vuole davvero mettere fine alla guerra. Quando dice che questa guerra non potrà fare altro che “peggiorare”, intende per la Russia».
«È importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra. Penso che il presidente degli Stati Uniti non abbia chiari i dettagli del piano di pace. Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato».
Elogi a Giorgia Meloni
Delle due, l’una: o Zelensky non è stato sufficiente aggiornato sulle posizioni di Mosca in vista di una possibile tregua, o glissa per compiacere Giorgia Meloni, unica leader europea invitata al giuramento di Donald Trump: «È una buona notizia per l’Italia, forse con questo canale di dialogo privilegiato lei potrà essere utile all’Europa, io spero che potrà esserlo anche all’Ucraina».
«Oltre ai ruoli che ricopriamo siamo tutti persone, Trump, Meloni e io. E i rapporti umani che siamo capaci di instaurare contano. Io ho un bellissimo rapporto con lei, la considero una persona leale e un’amica. So che Trump ha un buon rapporto e si fida di lei. Spero soltanto che la relazione di Meloni con il presidente americano non sia ancora migliore di quella che ha con me!», conclude con un pizzico di ruffianeria Zelensky.