Arbel Yehud, tedesco-israeliana di 29 anni, si trova al centro di un duro braccio di ferro tra Israele e Hamas che ha portato al blocco del rientro degli sfollati a Gaza Nord.
Rapita il 7 ottobre 2023 insieme al fidanzato Ariel Cunio nel kibbutz Nir Oz, Yehud è stata trattenuta da Hamas, che inizialmente ne aveva promesso il rilascio domenica scorsa, salvo poi sostituirla all’ultimo minuto con un’altra prigioniera, Emily Damari.
Secondo fonti legate alla Jihad islamica, Yehud è considerata un’ostaggio militare per via della sua collaborazione con i programmi di ricerca aerospaziale dell’esercito israeliano, il che l’ha esclusa dalla categoria di ostaggi civili prioritari per il rilascio.
Lo scambio di accuse e la mediazione
Israele ha chiesto con fermezza il rilascio di Yehud come condizione per consentire il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord di Gaza. In serata, un accordo è stato raggiunto: secondo il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid Al-Ansari, Hamas rilascerà Yehud, insieme alla soldatessa Agam Berger e un altro ostaggio, entro giovedì.
Sabato, come previsto dall’accordo, altri tre ostaggi saranno liberati e verrà fornita una lista con le condizioni di coloro che saranno rilasciati nella prima fase. In cambio, Israele permetterà il ritorno dei profughi palestinesi verso Gaza Nord.
Un simbolo di resistenza
Durante la prigionia, Arbel Yehud ha compiuto 29 anni nella Striscia di Gaza. Appassionata di astronomia e descritta come una “zia meravigliosa” dalla cognata, la sua storia ha commosso Israele. Il fratello di Arbel, Dolev Yehud, è stato ucciso il 7 ottobre mentre difendeva il territorio. La famiglia di Yehud attende con ansia il suo ritorno, sperando che il rilascio della giovane possa aprire uno spiraglio di pace per tutti gli ostaggi e le loro famiglie.