NAINGGOLAN come calciatore era un grande talento, poteva avere una carriera brillante, ma a livello umano era una merda. Non si allenava mai, si alcolizzava tutte le sere, spendeva tutti i soldi al casinò, frequentava brutte compagnie, criminali, pensava solo a scopare, nonostante avesse una moglie per bene con due figli. E non scopava fighe di qualità, ma cesse.
Un bullo
Era un bullo, era convinto di essere invincibile, ma ha perso tutto: soldi, fama, popolarità, rispetto e dignità. Neanche davanti alla malattia della moglie, che ha avuto un cancro, ha mostrato pietà e le è stato vicino.
Detto “Ninja”
Stiamo parlando di uno che ha guadagnato più di 50 milioni nella sua vita e che ora si ritrova alla sua giovane età a non avere nulla ed è costretto a fare cose illegali per mantenere un certo stile di vita e sopravvivere. Quale altro poteva essere la sua fine? Questa. Brutta storia di un campione bidone detto Ninja, che più che Ninja era un uomo senza valori. Cordiali saluti.
N.d.D: Le accuse a carico di Naingoolan sono da dimostrare e nulla va dato per sicuro prima dei pronunciamenti definitivi della magistratura di competenza. «L’arresto di Nainggolan», informa la procura federale, «fa parte di un’indagine più ampia sulla criminalità organizzata, incentrata sulla distribuzione di cocaina in Belgio. Nel rispetto della presunzione di innocenza, non verranno fornite ulteriori informazioni».
Con questa premessa, sottolineiamo che il nostro articolo è un paradosso e come tale va interpretato, scaturito dalla conoscenza diretta dello sportivo e dalla gravità delle imputazioni a suo carico.