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La Schlein non ha più armi: vogliono candidare la Sala a sindaco di Milano?

La giornalista Cecilia Sala, 29 anni - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Una Sala dopo un Sala? No, non è fantapolitica, ma un’ipotesi che – seppur sottovoce – è stata davvero ventilata nei corridoi del Nazareno. Cecilia Sala, fresca di liberazione dal sequestro in Iran, come candidata del centrosinistra a Milano.

Un’idea più suggestiva che concreta, certo, ma che racconta bene una cosa: l’ossessione per Giorgia Meloni continua a dettare la linea di Elly Schlein. E non solo. Il clima nel Pd si fa sempre più teso, quasi da bunker assediato.

Lo sgambetto di Franceschini

Le ultime settimane non sono state esattamente una passeggiata per la segretaria dem. Il movimentismo dell’ala centrista nel partito, lo sgambetto pubblico di Dario Franceschini (con ordine di scuderia: “Vietato replicare sui media”), le bordate di Romano Prodi, fino alla mina vagante del referendum Cgil sul Jobs Act. La Schlein lo appoggia, mezza segreteria no, e ora i riformisti vogliono una Direzione per discutere la linea. Insomma, acque sempre più agitate.

Bocciature radical-chic

E se non bastassero i problemi interni, sono arrivate le bocciature pesanti proprio da quei mondi radical-chic che sembravano già in tasca. Elodie, icona Lgbt e simbolo di una certa sinistra pop, ha liquidato la segretaria con un “Non ha carisma, non la voterei”. Corrado Augias si è spinto oltre: “Meloni? Brava e determinata. Schlein? No comment”. Segnali da non sottovalutare, perché se le critiche arrivano anche da chi dovrebbe essere alleato naturale, forse il problema è più grande di quanto sembri.

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