Home EDITORIALI Dillinger l’ha scritto prima di tutti: Chiara Ferragni rinviata a giudizio

Dillinger l’ha scritto prima di tutti: Chiara Ferragni rinviata a giudizio

Chiara Ferragni, 37 anni - Fonte: profilo Instagram https://www.instagram.com/chiaraferragni/?hl=it - Dillingernews.it

NON SBAGLIAMO MAI: Chiara Ferragni è stata ufficialmente citata a giudizio per il caso del Pandoro solidale e delle uova di Pasqua, con l’accusa di truffa aggravata. La data dell’udienza è stata fissata per il 23 settembre 2025, e insieme a lei andranno a processo anche il suo ex manager Fabio Damato, Alessandra Balocco (AD dell’azienda dolciaria che ha collaborato con la Ferragni per il Pandoro) e Francesco Cannillo (rappresentante della Dolci Preziosi).

Il decreto di citazione diretta a giudizio è stato notificato questa mattina agli avvocati di Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, che hanno immediatamente risposto difendendo la loro assistita: “Non ha commesso alcun reato”.

La difesa: “Non c’è alcuna rilevanza penale”

I legali dell’influencer hanno ribadito con fermezza la loro posizione: “Restiamo convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm” (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Secondo la difesa, il tentativo di interlocuzione con la Procura non ha portato ai risultati sperati: “La Procura ha preferito demandare al Giudice del dibattimento ogni decisione, nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità”. Tuttavia, gli avvocati si dicono sereni e pronti ad affrontare il processo: “L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio”.

Ferragni: “Pensavo non fosse necessario un processo”

Chiara Ferragni, dal canto suo, si dice sorpresa e amareggiata per la decisione della Procura. In una dichiarazione ufficiale, ha commentato:

“Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”.

Parole che lasciano intendere che la strategia difensiva sarà improntata sulla totale negazione di qualsiasi comportamento fraudolento da parte dell’influencer.

Le accuse e gli altri imputati

Oltre a Chiara Ferragni, il processo coinvolgerà anche Fabio Damato, per anni suo braccio destro nella gestione del brand, Alessandra Balocco, amministratrice delegata dell’azienda dolciaria che ha collaborato con Ferragni per il Pandoro, e Francesco Cannillo della Dolci Preziosi.

L’accusa contestata è truffa aggravata, un reato che, in caso di condanna, prevede pene severe. Resta ora da vedere quale sarà la linea della difesa e come si evolverà il processo nei prossimi mesi.

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