Veniamo al punto: Andrea Scanzi ha dato pubblicamente della bugiarda alla Premier, accusandola di essersi inventata l’avviso di garanzia per “fare la martire”. Peccato che, caro Scanzi, questa tua sparata si infrange malamente contro i fatti e la legge.
Sì, Scanzi, è UN AVVISO DI GARANZIA. E te lo spiego, perché evidentemente qualcuno deve illuminarti:
A: Informa Giorgia Meloni che è indagata, come previsto dall’art. 369 c.p.p., dopo l’iscrizione nel registro delle notizie di reato (art. 335 c.p.p.).
B: Specifica chiaramente i reati contestati (peculato e favoreggiamento personale), indicando luogo e periodo dei presunti fatti.
C: Garantisce i suoi diritti di difesa, permettendole di presentare memorie o di essere ascoltata dal Collegio per i Reati Ministeriali.
In sostanza, per chi fa finta di ignorarlo
Un avviso di garanzia serve proprio a tutelare l’indagato, e questo documento ne ha tutte le caratteristiche, anche se non usa letteralmente quelle parole. Chiedi pure a 10.000 legali, il risultato non cambia.
Conclusione
Scanzi, mi dispiace per te e per la tua credibilità scricchiolante, ma il documento parla chiaro. La prossima volta, prima di gridare alla martire, magari dai un’occhiata a un manuale di procedura penale.
Buona lettura e, se hai bisogno, siamo qui per ripetere.
Robby Giusti – Dillinger News