Tragedia nei cieli di Washington, dove un aereo passeggeri si è scontrato in volo con un elicottero militare prima di precipitare nel fiume Potomac, spezzandosi in più parti. Il bilancio, ancora provvisorio, è drammatico: secondo la CBS, almeno 30 corpi sono stati recuperati senza vita, mentre la CNN esclude la possibilità di superstiti.
L’incidente è avvenuto mentre il velivolo, un CRJ700 della compagnia PSA in servizio per American Airlines, era in fase di atterraggio all’aeroporto Ronald Reagan di Washington. L’elicottero militare, un Sikorsky H-60, era impegnato in un volo di addestramento. Il traffico aereo sull’aeroporto è stato immediatamente sospeso.
Trump: “Tragedia evitabile”
L’ex presidente Donald Trump ha commentato la vicenda sui social, parlando di una “situazione che avrebbe dovuto essere evitata”. “Era una notte limpida, l’aereo era su una linea di avvicinamento perfetta. Perché l’elicottero non ha cambiato rotta? Perché la torre di controllo non ha dato istruzioni precise?“, ha scritto su Truth Social.
Le vittime e il caos nei cieli di Washington
A bordo del volo AA5342 c’erano 60 passeggeri, due piloti e due assistenti di volo, mentre sull’elicottero viaggiavano tre soldati americani. L’aereo ha inviato il suo ultimo segnale radar alle 20:48 locali prima di precipitare.
Il traffico aereo nella capitale USA, già noto per la sua densità, era stato segnalato più volte come un rischio per possibili collisioni. Ora, con l’ennesima tragedia nei cieli americani, le polemiche sulla sicurezza tornano al centro del dibattito.