Victor Ulinici è stato condannato a 16 anni di reclusione per tentato omicidio. Il gup di Torino, Paola Odilia Meroni, ha accolto la richiesta della pm Livia Locci nel processo per il caso che ha sconvolto la città: a gennaio 2023, Ulinici scagliò una bici elettrica dal parapetto dei Murazzi, colpendo lo studente universitario Mauro Glorioso, che rimase tetraplegico.
Il rinvio della Cassazione: nessuno sconto di pena
Questa nuova sentenza arriva dopo che la Cassazione, lo scorso ottobre, aveva annullato la precedente condanna a 10 anni e 8 mesi, ritenendola troppo lieve. Per i giudici supremi, infatti, l’imputato – il più grande dei cinque adolescenti coinvolti – aveva assunto il ruolo di leader del gruppo e non aveva mostrato una reale presa di coscienza rispetto alla gravità del gesto e alle sue conseguenze.
Per questo, gli ermellini avevano escluso la possibilità di riconoscergli le attenuanti generiche, aprendo la strada a una pena più severa.
La difesa e la reazione della famiglia
Il legale di Ulinici, l’avvocato Wilmer Perga, ha annunciato che il giovane non intende fare ricorso in Cassazione, anche se la decisione definitiva arriverà solo dopo la lettura delle motivazioni.
Dal lato della vittima, l’avvocato di parte civile, Simona Grabbi, ha commentato così la sentenza: “In una vicenda così drammatica è difficile gioire. Non si può essere felici per una pena così alta inflitta a un ragazzo di questa età, ma rispecchia la gravità del fatto e delle conseguenze”.
L’altra sentenza: 16 anni anche per Sara Cherici
Lo scorso 9 gennaio è stata condannata alla stessa pena anche Sara Cherici, accusata di concorso in tentato omicidio. La giovane non ha materialmente lanciato la bicicletta, ma si trovava sul posto, non fece nulla per fermare i suoi amici e, nei giorni successivi, pur sapendo che Glorioso lottava tra la vita e la morte, non denunciò. Il suo silenzio è stato giudicato colpevole tanto quanto l’azione stessa.