Home CRONACA Caso Almasri, alle Camere velenosa gazzarra

Caso Almasri, alle Camere velenosa gazzarra

Roma. Deputati dell'opposizione mostrano foto dei detenuti torturati nelle carceri libiche - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Italia, vilipeso Paese, mancava alle cronache parlamentari un ministro della Giustizia talmente incerto su quale arringa esporre alle Camere sul caso Almasri – per cui è indagato – da delegare alla potentissima avvocatessa Giulia Bongiorno la linea difensiva.

L’atto della Corte penale internazionale per loro due è «radicalmente nullo, un pasticcio frettoloso». Opposizioni in assetto da battaglia, «non avete letto le carte, avete discusso sul nulla, non sapevate neanche di cosa steste parlando».

Esimia stampa, lamenta il Guardasigilli, «diffuse in questi giorni tutta una serie di notizie inventate e in parte sbagliate ma quello che mi ha un po’ deluso, anche se non è arrivato inaspettato, è stato l’atteggiamento di una certa parte della magistratura, che si è permessa di sindacare l’operato del ministro senza aver letto le carte. Questo loro modo di intervenire in modo imprudente, in modo sciatto, rende il dialogo molto, molto difficile. Capisco vi sia una certa delusione, ma non ce l’ho con voi».

“Le riforme vanno comunque avanti”: che c’azzecca?

Ancora, Nordio cerca di inquadrare il dilemma in un contesto generale e confonde una parte con il tutto: «Se questo è un sistema per farci credere che le nostre riforme debbano essere rallentate non funzionerà. L’altro giorno un magistrato ha ringraziato ironicamente il Ministro perché finalmente aveva compattato la magistratura. Questa parte della magistratura ha invece compattato la maggioranza come finora mai accaduto, andremo avanti fino alla riforma finale».

Si passa a eccepire con la lente d’ingrandimento certi cavilli, in cui Bongiorno è maestra: «Non faccio da passacarte, serve valutare la coerenza delle conclusioni cui perviene la decisione della Corte Penale Internazionale. Questa coerenza manca completamente e quell’atto era nullo, in lingua inglese senza essere tradotto e con vari allegati in lingua araba».

«Nella documentazione c’era tutta la sequenza di crimini orribili addebitati ad Almasri, ma con un incomprensibile salto logico. Le conclusioni del mandato di arresto risultavano differenti rispetto alla parte motivazionale. In un’incertezza assoluta, a cominciare dalla data in cui sarebbero avvenuti i crimini: si dice a partire dal marzo 2015 ma nel preambolo si parlava del febbraio 2011, quando Gheddafi era ancora al potere». Facile e un po’ furbastro isolare una minima parte dal tutto, che verrà mostrato in aula dall’opposizione.

“Il vero interesse nazionale è l’Eni”

La parola passa ai democratici, muniti di cartelli con le foto dei corpi martoriati dei prigionieri nelle carceri libiche. Matteo Renzi inizia il tiro al piccione: «Nordio imbarazzante su Almasri, che ha violentato bambini e torturato donne e ucciso delle persone e voi lo avete mandato in Libia con un volo di Stato e con il tricolore che ha fatto da quinta naturale alla pagliacciata dei criminali libici. Ispirato dalle Avventure di Pinocchio, il leader Iv sbeffeggia la premier: “Meloni vuole fare la fatina, ma fa l’omino di burro, forte con i deboli e debole con i forti, vile perché non è venuta in aula ad ammettere che l’interesse nazionale non è sui migranti ma si chiama Eni».

Per Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, si assiste a «una farsa, perché basata su una menzogna, i ministri Nordio e Piantedosi erano attesi la settimana scorsa, non sono venuti con una scusa insussistente: la notifica del procuratore, circostanza che è rimasta la medesima, eppure oggi sono qui, evidentemente la loro parola non vale nulla».

Fugone da conigli

«Nordio vuole andare non solo contro le leggi che ha violato ma anche contro il buon senso. Ma secondo lei io dovrei sentirmi più sicura sapendo che lei ha messo su un volo di Stato un criminale internazionale? Un insulto sorprendente, perché con un’ulteriore settimana di tempo che vi siete presi scappando come conigli dal Parlamento, non vi siete nemmeno messi d’accordo sulla versione da dare: vi siete accorti che avete detto due cose differenti che insieme non ci stanno?».

«Secondo Piantedosi era talmente pericoloso che di corsa l’hanno dovuto mettere su un volo di Stato, non potevano aspettare un volo di linea per rimpatriarlo, per il ministro Nordio bisognava capire in quelle 40 pagine scritte in inglese, bisognava capire, chissà, ma questo avrà iniziato a stuprare, a uccidere, a torturare, a ridurre in schiavitù, nel 2011 o nel 2015?».

«E mica ci possiamo assumere questa responsabilità, questo giglio di campo, che vogliamo fare, lo vogliamo trattenere ancora un po’? Fino a quando quegli incompetenti si decideranno a emettere un mandato più circostanziato? Che arriva, signor ministro, ma voi lo avevate già messo sul volo di Stato con tanto di bandiera italiana, a essere accolto con tutti gli onori e il disonore della nazione, di cui voi patrioti vi riempite la bocca».

Articolo precedenteAncona, donna ripudiata dal marito bengalese col Talak: Corte d’Appello cancella atto di trascrizione divorzio del Comune
Articolo successivoTrump e la “nuova Gaza”: un annuncio shock che scatena reazioni globali