Home CRONACA Da buon populista, Salvini se la gioca sulle cartelle esattoriali

Da buon populista, Salvini se la gioca sulle cartelle esattoriali

Matteo Salvini - Fonte: Instagram - Dillingernews.it

Matteo Salvini torna a spingere sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, assicurando che c’è un’intesa con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Oggi presentiamo una proposta risolutiva che può interessare almeno 10 milioni di italiani”, ha dichiarato il leader della Lega in conferenza stampa, sottolineando che il tema è stato già discusso con il titolare del MEF e che l’obiettivo è arrivare a una misura condivisa.

Il piano della Lega punta a una sanatoria più ampia rispetto al concordato preventivo biennale, lo strumento su cui il viceministro dell’Economia Maurizio Leo aveva scommesso, ma che – secondo lo stesso Salvini – si è rivelato “utile ma non risolutivo”. Il segretario del Carroccio è convinto che la rottamazione possa riscuotere un’adesione di massa: “Potremmo arrivare al 99%. Conto che l’intera maggioranza faccia quadrato e che i tempi siano rapidi”.

Il testo della proposta, già depositato alla Camera a fine 2024, è ora approdato anche in Senato, con il presidente della Commissione Finanze Massimo Garavaglia che garantisce un iter accelerato: “Appena verrà assegnato alla Commissione, inizieremo i lavori in tempi brevi con un ciclo di audizioni mirate per arrivare alla chiusura del testo”.

“Il meccanismo va rivisto”

L’idea di un nuovo intervento sulle cartelle è sostenuta anche da Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera, che non risparmia critiche al concordato preventivo: “Nel primo anno i risultati sono stati scarsi, e saranno ancora peggiori nel 2026-27. Il meccanismo va rivisto”.

Nel piano della Lega c’è anche la possibilità di introdurre una flat tax incrementale sull’aumento di reddito anno per anno, misura già prevista nella delega fiscale. Salvini insiste sulla necessità di un intervento immediato per alleggerire il peso fiscale su lavoratori autonomi e partite Iva: “Lo spread ai minimi aiuta le finanze dello Stato, ma non risolve i problemi di chi fatica ad arrivare a fine mese. Per noi, la priorità assoluta per il 2025 è una rottamazione seria e definitiva, vantaggiosa per lo Stato e utile per milioni di italiani”.

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