Da calciatore a imprenditore nel settore del design di lusso, la storia di Luca Valle è una testimonianza di resilienza, ambizione e visione. Dopo un infortunio che ha interrotto la sua carriera sportiva, ha trasformato una sfida in un’opportunità, fondando Home Italia nel 2014. Da una semplice rivista pubblicitaria, il progetto è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nel settore dell’arredamento di alta gamma, offrendo soluzioni chiavi in mano ai clienti di tutto il mondo
In questa intervista, Luca Valle racconta il percorso che lo ha portato al successo, le difficoltà affrontate – tra cui una grave frode aziendale – e la filosofia che guida le sue scelte. Con una presenza consolidata nei mercati internazionali e ambiziosi progetti futuri, Home Italia punta a diventare un brand globale nel settore del lusso. Inoltre, il suo impegno si estende anche al mondo finanziario, con la creazione di una società dedicata alla gestione di crediti e investimenti.
Determinazione, creatività e una visione strategica a lungo termine sono gli ingredienti che hanno permesso a Luca Valle di trasformare ostacoli in opportunità. Scopriamo la sua storia e i suoi progetti futuri in questa esclusiva intervista.
Conosciamo meglio Luca Valle di Home Italia
1. Può raccontarci come è nato il suo interesse per il design e l’arredamento di lusso? Qual è stato il momento decisivo che ha dato il via alla sua carriera imprenditoriale?
Sinceramente e’ nato per puro caso. Prima di fare l’ imprenditore ero un calciatore e all’ età di 34 anni mi ruppi le ginocchia in una partita e fui costretto a smettere . Dovetti iniziare a lavatore perché non avendo giocato in seria A non potevo permettermi di non farlo, anche se per mia indole personale, indipendentemente dai soldi che posso o non posso possedere, sono una persona a cui piace creare progetti, inventare e realizzare nuove idee, quindi impossibile da tenere fermo.
Inventai cosi nel 2014 Home Italia inizialmente una rivista pubblicitaria di arredamento ad oggi diventato invece il General Contractor del Made in Italy che fornisce un servizio di chiavi in mano al cliente finale progettando e arredando il suo spazio. Il momento decisivo che ha dato via alla mia carriera e’ stato quando ho deciso di partire con la realizzazione di questo progetto. Ero sicuro che ce l’ avrei fatta.
2.Qual è stata l’idea fondante dietro Home Italia e come è riuscito a trasformarla in una realtà così influente nel panorama internazionale?
Dopo una lunga riflessione e studio avevo capito che c’era un buco nel mercato dell’ arredamento e negli anni me lo sono andato a prendere creando una realtà che ad oggi non esiste in tutto il panorama nazionale. L’ idea fondante e’ stata quella di riunire tutta l’ italianità in un unica realtà potendo fornire così il servizio più importante che qualsiasi cliente finale abbia sempre cercato e voluto, quello di poter parlare con un unico interlocutore ottimizzando così il suo tempo ma sopratutto potendo instaurare un rapporto personale di fiducia e amicizia con lo stesso, skills fondamentale per poter creare un business serio e duraturo nel tempo.
3. Quali sono le principali sfide che ha affrontato come CEO di Home Italia, e quali qualità personali ritiene fondamentali per guidare un’azienda di successo nel settore del lusso?
Indipendentemente dal business in cui si opera, come nella vita personale, la sfida più grande che una persona deve affrontare quotidianamente e’ quella contro se stesso. Non devi avere paura, devi credere in chi sei e in quello che fai, e andare a prenderti ciò che vuoi. Viviamo in un paese che tutti sono gelosi di ciò che hai, ma nessuno e’ geloso di come lo hai ottenuto.
Le faccio un piccolo esempio. Dopo anni di grande ascesa a Novembre 2023 ho scoperto che la responsabile amministrativa che lavorava per me da due anni mi aveva truffato mezzo milione di euro falsificando documenti di tasse non pagate e emettendo bonifici di pagamenti a lei destinati invece che ai fornitori falsificando le contabili. Da un giorno all’ altro mi sono ritrovato solo, a dormire per un mese intero sul divano del mio ufficio, pieno di debiti, con persone che credevo a me fedeli sparite nel nulla come se niente fosse. Amici imprenditori che millantavano sempre di aver fatturato chissà quanto, e che ce ne fosse stato uno che mi abbia teso la mano per aiutarmi. Quando ti trovi da solo con una problematica del genere hai solo due scelte, farti completamente devastare dalla depressione rischiando a volte anche la vita ( e mi creda il filo e’ sottile ), oppure capire con convinzione e fiducia in se stessi che il miglior modo per fermare la depressione e’ lavorare duro. Non avevo tempo, dovevo spingere cosi tanto che non avevo tempo per essere depresso. E cosi fu, a distanza di 6 mesi da solo riuscì a risanare l’ azienda con un deal da 9 Milioni con un cliente Indiano.
Ha volte l’ universo sceglie modi strani per insegnarti le cose e per portarti nella tua strada, e quando tu pensi che i tuoi sogni si siano rotti, uno nuovo arriverà o accadrà qualcosa che non era previsto. La cosa principale per me e’ quella di non mollare mai fino al mio ultimo respiro, perché la vita ti può portare delle sfide e’ vero, ma può portarti anche cose fantastiche, e io ho sempre avuto fede in questo.
Per rispondere alla sua domanda, la qualità fondamentale che un imprenditore o persona deve avere sia nel business che nella vita per avere successo, e’ quello dell’ immaginazione. Tutto deriva dalla visualizzazione. La mente umana e’ il più grande magnete che possa esistere a questo mondo, ed e’ capace di attrarre grazie alla visualizzazione ciò che fortemente desideriamo. Ho visualizzato e ottenuto cose che hanno scioccato anche me stesso nel tempo. Ma per fare tutto ciò bisogna essere capaci di padroneggiare la pazienza. Niente arriva subito, bisogna avere pazienza, ma sopratutto avere fiducia in se stessi nell’ avere pazienza. Il tempo mostrerà tutto.
4. La sua attività si svolge in molti paesi del mondo, tra cui Cina e Stati Uniti. Come concilia la sua vita personale con la gestione di un business internazionale?
Il Made in italy e’ richiesto tanto all’ estero e i nostri mercati principali sono Cina, Emirati Arabi e Stai Uniti. Ora come mercato si sono aggiunti anche i Caraibi, con la firma di un contratto importante per la realizzazione di un progetto di 500.000 mq in Jamaica per un cliente di Hong Kong. Nel 2025 partiranno i lavori.
Tra viaggi e impegni non e’ mai facile conciliare la mia vita personale con quella lavorativa. Ma non posso fare altrimenti, ho deciso di intraprendere questo percorso e ancora per qualche anno la mia vita dovrà essere questa, non ho scelta. Per un futuro neanche troppo lontano prenderò decisioni diverse per alleggerirmi personalmente.
5. C’è un sogno o un progetto che spera di realizzare nei prossimi anni con Home Italia?
Ho un progetto molto ambizioso per il mio futuro. Quello di creare una struttura di licenziatari di Home Italia nel mondo. Solo cosi facendo riuscirei ad aumentare i progetti acquisiti ma sopratutto riuscirei ad affermare sempre di più il nome di Home Italia facendolo diventare inevitabilmente nel tempo un Brand. In parte e’ già successo. Lo scorso anno ho dato la concessione del marchio a un cliente di Hong Kong ( Home Italia Asia Pacific ), lo stesso cliente che mi ha portato il lavoro della Jamaica citato nella risposta precedente. Il mio obbiettivo e’ quello di avere almeno 10 licenziatari entro fine 2028
6. Quali sono i suoi obiettivi personali e professionali per il futuro?
Ho ritenuto il momento di espandere il mio impegno, anche oltre il design e l’ arredamento di lusso, per dare ulteriori risposte ai tanti amici e imprenditori che mi manifestavano la loro necessità e volontà di crescita per esigenze lavorative e personali.
Anche qui dopo una lunga valutazione e riflessione ho visto una grande mancanza nel mercato finanziario rispetto alla richiesta ed esigenza, quindi ho aderito alla costruzione di un team di professionisti di alto profilo, il mio commercialista il Dott. Vitale Catoggio ed il mio Avvocato il Sig. Folino Daniele, dando insieme così vita ad una SPV, società veicolo 130, per acquisire e gestire, anche mediante le cartolarizzazioni crediti NPL, con l’ obbiettivo del recupero e della valorizzazione del portafoglio.
Sono in una fase molto bella della mia vita professionale e di aver accresciuto, in tal modo, le potenzialità del mio gruppo, che penso possa raggiungere altri risultati importanti.
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