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Il nuovo piano nazionale pandemico, Schillaci: “Saranno tutelate le libertà e soprattutto i cittadini”

Il ministro della Salute Orazio Schillaci - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Il nuovo Piano nazionale pandemico è stato ufficialmente inviato alla Conferenza Stato-Regioni, segnando un cambio di approccio rispetto alla gestione emergenziale del passato. Il documento riconosce l’uso dei vaccini, ma non come unico strumento di contrasto alle pandemie, e introduce restrizioni alla libertà personale solo in caso di emergenze eccezionali, escludendo però il ricorso ai Dpcm.

Stop ai Dpcm e garanzia dei diritti fondamentali

Uno dei punti chiave del nuovo Piano è il superamento della gestione basata su atti amministrativi come i Dpcm. “È escluso l’utilizzo di atti amministrativi per adottare misure coercitive della libertà personale o che comprimano i diritti civili e sociali“, si legge nel testo. Qualsiasi restrizione dovrà passare attraverso leggi o atti aventi forza di legge, nel pieno rispetto della Costituzione e con carattere temporaneo e straordinario.

L’approvazione del Piano è arrivata dopo una lunga fase di revisione per superare le criticità sollevate nei mesi scorsi, che ne avevano bloccato l’iter.

Non solo vaccini: una strategia combinata

Nel documento, anticipato dal Corriere della Sera, viene sottolineato che i vaccini non possono essere considerati l’unica soluzione contro le pandemie, ma devono essere affiancati da altri strumenti, tra cui terapie mirate e misure sanitarie adeguate.

Interrompere le catene di trasmissione di un agente patogeno respiratorio può essere complicato. Per questo, in caso di reale e grave rischio per la salute pubblica, sarà necessario disporre di misure combinate che includano test, isolamento dei casi, tracciamento dei contatti e quarantena per gli individui esposti“, si legge nel Piano. Le restrizioni verranno adeguate periodicamente in base alla situazione epidemiologica, alla capacità dei servizi sanitari e alla disponibilità di cure e vaccini efficaci.

Un Commissario straordinario per le emergenze

Nel caso di necessità, il Piano prevede la nomina di un Commissario straordinario all’emergenza, una figura con poteri esecutivi speciali, nominata dal Governo per gestire situazioni di crisi sanitaria con strumenti straordinari e deroghe alle norme ordinarie.

Trasparenza e informazione ai cittadini

Uno degli aspetti centrali del nuovo Piano è il principio di trasparenza, ritenuto essenziale per garantire il bilanciamento tra sfera privata e collettiva.

Le informazioni saranno divulgate dalle istituzioni in modo tempestivo e chiaro, sia agli operatori sanitari che ai cittadini, attraverso piani di comunicazione pubblici e con un linguaggio accessibile“, viene specificato nel documento. L’obiettivo è garantire che ogni individuo sia consapevole delle misure adottate e delle proprie possibilità di tutela, nel rispetto del consenso informato.

Schillaci: “Saranno tutelate le libertà”

A commentare il nuovo Piano pandemico è stato anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha ribadito come il testo sia stato inviato alle Regioni per l’esame finale e che a breve arriverà il responso.

C’è la copertura economica, prevista in Finanziaria, che prima non c’era. Saranno tutelate le libertà e soprattutto i cittadini“, ha dichiarato Schillaci a margine della Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario.

Il nuovo Piano pandemico rappresenta dunque un cambio di paradigma, cercando di bilanciare le misure di contenimento con la tutela dei diritti fondamentali, in un contesto in cui la prevenzione e la gestione delle emergenze sanitarie restano priorità assolute.

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