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Putin vuole cantare vittoria su Ucraina e Nato il 24 febbraio: sarà il terzo anniversario dell’invasione russa

Il presidente russo Vladimir Putin, 72 anni - Fonte: Ipa - DIllingernews.it

Vladimir Putin potrebbe annunciare la vittoria sull’Ucraina e sulla Nato il 24 febbraio, nel terzo anniversario dell’invasione russa. Lo riportano la Bild e il Kyiv Independent, citando fonti dei servizi segreti ucraini.

Secondo l’intelligence di Kiev, il Cremlino starebbe cercando di sfruttare i recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita per imporre le proprie condizioni di pace, presentando i governi europei che sostengono l’Ucraina come “nemici della pace”. Nessuna decisione concreta è stata annunciata dopo l’incontro tra le delegazioni americana e russa, ma l’esclusione di Kiev ha sollevato allarmi in Ucraina e in Europa.

Nel frattempo, Putin si prepara a un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping per aggiornarlo sui risultati dell’incontro di Riad. Lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

Peskov ha anche risposto alle speculazioni secondo cui l’amministrazione americana starebbe diventando filorussa e anti-ucraina: “Questa sensazione è sbagliata“, ha dichiarato ai giornalisti.

Musk: “Zelensky a capo di una disgustosa macchina di corruzione”

Nel dibattito si inserisce Elon Musk, che su X attacca duramente il presidente ucraino Zelensky: “Trump ha ragione a ignorarlo e a decidere per la pace. Zelensky è a capo di una disgustosa macchina di corruzione che si nutre dei cadaveri dei suoi soldati”. Musk rincara la dose, accusando il leader ucraino di evitare elezioni perché teme una sconfitta schiacciante: “Se fosse amato dal popolo, le indirebbe. Invece è disprezzato, ecco perché non lo fa“.

Intanto, Kiev e Washington proseguono i negoziati sui minerali strategici ucraini. Un alto funzionario ucraino ha confermato all’AFP che le trattative sono ancora in corso, nonostante l’iniziale rifiuto di Kiev a una proposta americana abbia fatto infuriare Donald Trump. “Lo scambio di documenti va avanti, abbiamo inviato una nuova bozza e aspettiamo la risposta degli Stati Uniti“, ha dichiarato la fonte.

Sholz: “La guerra prosegue con brutalità ogni giorno”

Sul fronte diplomatico, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avvertito che una tregua in Ucraina è ancora lontana: “La guerra prosegue con brutalità ogni giorno. La Germania e l’Europa non devono lasciare Kiev sola“. Resta aperta la possibilità che, in caso di tregua, truppe internazionali possano avere un ruolo, ma per ora è solo un’ipotesi remota.

Nel frattempo, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che un incontro tra Putin e Trump dipenderà dai progressi sul dossier ucraino: “Non sappiamo quando avverrà, ma deve essere un vertice concreto, non un incontro a vuoto“. Rubio ha anche chiarito che nei colloqui di Riad non si è discusso di concessioni territoriali né della revoca delle sanzioni alla Russia: “Non siamo ancora a quel punto”.

Infine, il New York Post sottolinea come Zelensky stia perdendo sostegno nell’entourage di Trump, una situazione che potrebbe indebolire la posizione di Kiev nei futuri negoziati di pace. Una fonte vicina all’ex presidente americano è netta: “La soluzione migliore per Zelensky e per il mondo è che si trasferisca subito in Francia“.

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