L’11 marzo Mauro Icardi sarà di nuovo in Italia, accompagnato dall’avvocatessa Valeria De Vellis, per presenziare alla prima udienza di separazione e divorzio da Wanda Nara. Ci si aspetta che lo accompagni China Suarez, casus belli della crisi coniugale quando Mauro giocava nel Paris Saint Germain, a quanto pare pronta a trasferirsi a Istanbul con il calciatore.
Dopo 11 anni di matrimonio, vissuti tra lussi di ogni genere e ostentazioni sui social al limite tollerato dell’eros, Mauro e Wanda si scontreranno anche sulle loro due bambine, Francesca e Isabella. Il primo round l’ha vinto Icardi che, davanti all’ostinazione di Wanda Nara di discutere la separazione a Buenos Aires (dove poter pilotare in patria la narrativa), ha ottenuto di affrontare il percorso giudiziale a Milano.
Wanda Nara, dopo una breve pausa di riflessione, ha ripreso la relazione con il rapper tatuatissimo L Gante. È inviperita con l’ex marito, determinata a presentarsi davanti al giudice con improbabili richieste economiche. Fra separazione e divorzio, per sé e per il mantenimento delle due bambine, chiede al centravanti una cifra complessiva di quasi 500 mila euro al mese. Una cifra in linea con uno stile di vita che contempla il noleggio del jet privato come unica soluzione di trasporto.
Eppure per anni Wanda ha gestito l’enorme patrimonio di Mauro: è sua la società dove sono confluiti gli ingaggi milionari di Icardi e a cui sono intestate le varie case, fra cui gli appartamenti panoramici di Milano e la villa a Brienno sul lago di Como.
Il calciatore è altrettanto furioso, nella veste di padre: ha avviato una procedura di rimpatrio delle bambine, che sono cittadine italiane ma sono state portate da Wanda in Argentina senza il permesso del papà, chiedendo il ritiro dei loro passaporti.