A Portacomaro, piccolo paese in provincia di Asti da cui ha origine la famiglia di Papa Francesco, l’ansia per le condizioni di salute del Pontefice è palpabile. “Siamo tutti preoccupatissimi. Speriamo si riprenda in fretta e superi questo brutto momento, io sono molto agitata”, dice con apprensione Carla Rabezzana, 93 anni, cugina del Santo Padre.
“Provate a mettere il naso in Chiesa, è tutto pieno”
Anche tra i poco più di 1.900 abitanti del borgo piemontese, l’aria è carica di inquietudine. Davanti alla parrocchia, un uomo racconta: “Preghiamo tutti perché esca dall’ospedale in salute. Provate a mettere il naso in Chiesa, è tutto pieno”. La vicinanza al Papa qui non è solo spirituale, ma anche familiare: “I nonni erano di qua, siamo molto legati al pontefice“, spiega una donna.
La comunità ricorda con affetto la visita di Francesco nel 2022, quando ricevette la cittadinanza onoraria di Asti. Oggi il desiderio unanime è solo uno: “Rivederlo qua a Portacomaro”, dicono in tanti, mentre lo attende anche la “Vigna del Papa“, lo spazio verde dedicato a Bergoglio e gestito dal Comune. Nel frattempo, il pensiero è rivolto a Roma, con la speranza di buone notizie il prima possibile.
