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Meloni al Cpac: “L’Italia ha un legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia”

Giorgia Meloni interviene in collegamento al Cpac - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Non era facile la “mission” di Giorgia Meloni al Cpac, la più importante kermesse di conservatori dell’anno. Da una parte il suo occhio di riguardo a Trump, dall’altra la contrarietà dell’Ue, con cui non può rompere. Come ormai è evidente dall’insediamento del 47esimo presidente Usa, l’oggetto del contendere è l’Ucraina.

La presidente del Consiglio glissa sugli sviluppi della guerra sotto le pressioni del ciclone Trump e sulla sua intenzione di mettere in ginocchio l’Europa con i dazi. La sua unica presa di posizione chiara è, senza nominarla, sulla Russia e la sua “aggressione brutale”.

Meloni si dilunga inoltre in un preambolo dove incensa l’Italia “popolo di santi, poeti e navigatori”. Rinnova la fedeltà all’America e incolpa la sinistra di voler dividere l’Ue. Più che un discorso, un’esercitazione retorica.

“Sapete quanto io sia affezionata alla vostra manifestazione”, esordisce Giorgia Meloni. “, “E non potevo non essere presente anche in questa edizione, seppur da lontano. Ma rispetto alle mie partecipazioni passate, oggi vi saluto con l’orgoglio di rappresentare, in qualità di Primo Ministro, una Nazione straordinaria: l’Italia”.

“Una Nazione che ha un legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. Legame forgiato dalla storia e da valori condivisi, incarnato anche dai tantissimi americani di origine italiana, che da generazioni contribuiscono alla prosperità dell’America. A loro dico grazie, per essere eccezionali ambasciatori della passione, della creatività e del genio italiani”.

“Un’Italia che torni a stupire il mondo”

“A questa incredibile Nazione, l’Italia, sto dedicando tutta me stessa. Il nostro Governo sta lavorando senza sosta per restituire all’Italia il posto che merita sullo scenario internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e reclamando il nostro ruolo di leader globale. Noi vogliamo costruire un’Italia che torni, di nuovo, a stupire il mondo”.

I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni verranno smentiti. So che alcuni di voi potrebbero vedere l’Europa come distante o a dirittura perduta, ma dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dirigenti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel vecchio continente”.

“Quello ucraino è un popolo orgoglioso, che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale. Bisogna andare avanti per costruire una pace giusta e duratura. Con Trump noi non vedremo mai più il disastro visto in Afghanistan. La pace può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con le leadership forti”.

La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, minare la nostra identità, dividerci per nazionalità, per genere, per ideologia. Ma non ci lasceremo dividere perché siamo forti solo quando siamo insieme. E se l’Occidente non può esistere senza l’America, o meglio le Americhe, pensando ai tanti patrioti che lottano per la libertà in Centro e Sud America, anche quei paesi non esisterebbero senza l’Europa”. 

“Difendiamo la famiglia e la vita”

“Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso. I cittadini continuano a votarci semplicemente perché le persone non sono ingenue. Votano per noi perché difendiamo la libertà. Amiamo le nostre nazioni. Vogliamo confini sicuri. Preserviamo aziende e cittadini dalla follia della sinistra verde. Difendiamo la famiglia e la vita. Lottiamo contro il ‘woke’. Proteggiamo il nostro sacro diritto alla nostra fede e alla nostra libertà di parola. E difendiamo il buon senso. Quindi, in definitiva, la nostra lotta è dura. Ma la scelta è semplice”.

Per concludere, una serie di punti interrogativi: “Ci arrenderemo al declino o combatteremo per invertirlo? Lasceremo che la nostra civiltà svanisca? O ci alzeremo e la difenderemo? Lasceremo ai nostri figli un mondo più debole o più forte? Vorremo che le nuove generazioni si vergognino delle loro radici?”.

“Oppure recupereremo la consapevolezza e l’orgoglio di chi siamo e glielo insegneremo? Ho fatto la mia scelta molto tempo fa e combatto ogni giorno per onorarla. E so che non sono sola in questa battaglia, che siete tutti con me, che siamo tutti uniti. E credetemi, questo fa tutta la differenza”.

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