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Investe mortalmente una donna in scooter, si accorge di conoscerla bene e si sgozza con un taglierino: la tragedia di due famiglie nel genovese

Barbara Wojcik, 35 anni, morta in un incidente stradale nel genovese - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Un incidente stradale dagli esiti letali è sempre una tragedia, ma nelle cronache non ricordiamo di aver riportato sciagure della gravità di quella che si è consumata in una provinciale che collega Sant’Olcese e Busalletta, dietro Genova. Alle 23 di sabato 22 febbraio, una donna polacca 35enne con un figlio in terza media, Barbara Wojcik, muore nell’impatto del suo scooter con un’auto che invade la sua corsia.

Alla guida della jeep del padre che investe Barbara siede un ventiduenne, Pavel Garbarino, nato in Russia. Scende dalla macchina e riconosce Barbara: è la volontaria dell’Arci che anima le feste a Sant’Olcese, dove vivono entrambi. Il suo scooter è finito in mille pezzi, a un’ottantina di metri. Pavel barcolla, risale in auto, prende un taglierino da un cassetto nel cruscotto e si uccide con un taglio alla gola.

Quando i soccorritori giungono sul posto, è già morto. Tra i primi ad arrivare c’è anche l’ex sindaco di Sant’Olcese, Armando Sanna, 43 anni, che oggi è il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Liguria.

“Ne ho viste tante, ma questa scena non si cancella”

Al Corriere racconta che «da primo cittadino ne ho viste tante, alluvioni, altri incidenti, altri lenzuoli bianchi. Ma la scena di sabato sera è qualcosa che non si cancella. Sì, conoscevo sia Barbara che Pavel. Certo, anche loro si conoscevano, Sant’Olcese è un borgo di 6 mila abitanti…».

«Pavel poi abitava nella frazione di Vicomorasso, proprio quella dove Barbara, operaia stagionale in un pastificio, animava il circolo Arci: lei l’avevo vista pochi giorni fa, alla festa del patrono, la stessa di sempre, un vulcano, industriosa, sorridente. Pavel? Un ragazzo educato, perbene. “Buongiorno, buonasera”, figlio di un camionista e di un’infermiera: ora non posso non pensare ai suoi genitori, al loro strazio e a quello del figlio di Barbara, tredici anni».

“Un dramma nel dramma”

Sarà l’autopsia disposta da Maria Gabriella Marino, la pm di Genova a cui è affidata l’indagine, a chiarire cosa sia successo in quegli istanti. «Questo è un dramma nel dramma», si limita a dire Sanna al telefono da Cracovia, «proprio la città di cui era originaria Barbara e in cui mi trovo ora per accompagnare degli studenti in un viaggio della Memoria».

Sabato notte sulla strada in cui sono morti i due cittadini di Sant’Olcese è arrivata anche la sindaca Sara Dante, che ha espresso la «vicinanza di tutta l’amministrazione comunale alle due famiglie. Mi stringo alla mia comunità, Sant’Olcese, agli amici e ai famigliari per quanto di tragico è accaduto. Non esistono parole, solo dolore». Il giorno dei funerali ci sarà il lutto cittadino.

Nel 2022 Pavel era già stato coinvolto in un incidente piuttosto grave. Forse quell’esperienza lo aveva portato, in forma terapeutica, a scrivere un libro in cui, raccontando di un alter ego con la passione per la velocità, si concentrava anche su concetti come l’amicizia, la solitudine, la difficoltà di essere accettati.

L’e-book autoprodotto, pubblicato pochi mesi fa, si intitola Velocità senza confini: a chi ha trovato pace nella velocità, ma ha imparato a frenare al momento giusto.

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