È il giorno dello sciopero dei magistrati contro la separazione delle carriere voluto dal governo. A Roma ci sarà un flash mob sulla scalinata della Cassazione. A seguire il dibattito al cinema Adriano. “Massimo rispetto per le scelte di tutti i colleghi, quello che registriamo in queste ore è comunque un coinvolgimento davvero significativo», afferma il presidente Cesare Parodi. “Ed è importante ribadire che quello dello sciopero è solo una tappa di un impegno più ampio di sensibilizzazione su questa riforma che contestiamo con nettezza”.
Quello di oggi “non è uno sciopero contro qualcuno ma a difesa di una serie di principi della Costituzione in cui fermamente crediamo e che sono fondamentali per i cittadini. È tutto fuorché una difesa di casta. Noi non difendiamo nessun privilegio“.
A Roma, dalle 10, flash mob sulla scalinata della Cassazione, poi alle 11 al cinema Adriano il dibattito con il presidente Parodi, lo scrittore ed ex pm Gianrico Carofiglio, l’ex vertice Anm Santalucia. A Genova, c’è la star Antonio Albanese a leggere Calamandrei, a Pescara interviene la premio Strega Donatella Di Pietrantonio, a Napoli happening con autori del calibro di Maurizio de Giovanni e Viola Ardone.
“Un indice importante e nuovo”
«Al di là dei numeri, a noi pare un indice importante e nuovo l’adesione allo sciopero della stragrande maggioranza dei Procuratori della Repubblica e dei Presidenti di Tribunali», spiega a Repubblica Rocco Maruotti, segretario generale Anm.
Almeno cento figure di vertice si stima che aderiranno alla mobilitazione in vario modo. Sono coloro ai quali è stato richiesto di condividere la scelta e hanno risposto sì. Aggiungendo: «Aderisco all’astensione, giusto dirlo, è un messaggio importante, ma la mia giornata la passo in ufficio». È il caso per esempio di Francesco Lo Voi.
Piena adesione di Lombardia, Puglia e Calabria
Al suo fianco, scioperano tutti gli “aggiunti” di piazzale Clodio. Folta adesione di direttivi e semidirettivi in Lombardia: da Milano scioperano figure di peso, la Pg Francesca Nanni, il presidente di Corte d’Appello Giuseppe Ondei, il presidente del Tribunale Fabio Roia, peraltro i primi ad esprimere solidarietà dopo le recenti minacce di morte dei mafiosi al procuratore Marcello Viola e ai suoi pm, anch’essi vicini alle ragioni dello sciopero.
Foltissima adesione in Puglia, dove dicono di sì all’astensione almeno 30 figure apicali, dal procuratore di Bari, Roberto Rossi, di Foggia, Ludovico Vaccaro, ai presidenti di quasi tutti i maggiori Tribunali. Così come in Calabria: si astengono tutti i direttivi e i semidirettivi del distretto di Catanzaro. Altro dato che arriva in serata, dalla Cassazione: circa 230 adesioni allo sciopero, su 350 giudici. Pare si astengano anche i massimi vertici del Palazzaccio: ma non commentano.
Mattarella: “Irrinunziabile indipendenza dell’ordine giudiziario”
Sergio Mattarella, nella solennità del plenum straordinario del Csm, interviene alla fine: “Il Csm concorra attraverso il governo autonomo della magistratura ad assicurare la irrinunziabile indipendenza dell’ordine giudiziario”.
“Questo Consiglio nei prossimi mesi sarà impegnato anche a dare applicazione concreta alle circolari approvate durante lo scorso anno, allo scopo di garantire la completa attuazione della recente riforma ordinamentale”. E qui si riferisce alla riforma Cartabia dell’ordinamento giudiziario, non a quella di Nordio.
«L’intervento di Mattarella?”, commenta Parodi: “il suo accento posto sull’indipendenza della magistratura non possiamo che considerarlo pienamente condivisibile”.