Alla Casa Bianca si è tenuta la prima riunione di gabinetto dell’amministrazione Trump. Oltre al presidente e ai membri del gabinetto, presente anche il consigliere e capo del Department of Government Efficiency (DOGE) Elon Musk.
Il presidente ha dichiarato che i prodotti europei saranno “presto” soggetti a dazi del 25%. “Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve»: probabilmente dall’inizio di aprile, come per Canada e Messico. Trump ha definito l’integrazione europea un progetto radicato nel tentativo di ostacolare gli Stati Uniti. “Sentite, siamo onesti, l’Unione Europea è stata progettata per far arrabbiare gli Stati Uniti“.
“L’Ue reagirà in modo fermo e immediato alle barriere ingiustificate al commercio libero ed equo» ha detto un portavoce della Commissione europea. «Anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legittime e non discriminatorie. L’Ue proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati“, ha ribadito.
Il portavoce ha poi ribadito che “l’Unione europea è il più grande mercato libero del mondo. Ed è stata una manna per gli Stati Uniti. Creando un mercato unico ampio e integrato, l’Ue ha facilitato il commercio, ridotto i costi per gli esportatori statunitensi e armonizzato standard e regolamenti in 27 Paesi. Di conseguenza, gli investimenti statunitensi in Europa sono altamente redditizi”.
“L’Ue marchio unificato che fa bene alle aziende”
“Le aziende americane sono state in grado di investire e generare entrate sostanziali, proprio perché l’Ue è un mercato ampio e unificato che fa bene alle aziende. E questo è anche un fattore chiave che contribuisce al commercio transatlantico di beni e servizi che ammonta a oltre 1,5 trilioni di dollari all’anno, il più grande rapporto commerciale e di investimento bilaterale al mondo“.
Secondo il portavoce Ue, “dovremo lavorare insieme per preservare queste opportunità per la nostra gente e le nostre aziende. Non gli uni contro gli altri”. Da Bruxelles precisano anche che “l’Europa è sinonimo di dialogo, apertura e reciprocità. Siamo pronti a collaborare se rispettiamo le regole. Ma proteggeremo anche i nostri consumatori e le nostre aziende a ogni svolta. Non si aspettano di meno da noi”.
“Servono misure straordinarie”
“È un’ora buia“, si allarma il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. “È un cambio di paradigma, inaspettato e incredibile quello che arriva dagli Stati Uniti. La minaccia non è quella di un impatto solo sulle dinamiche commerciali. La verità è ben più drammatica: qui si rischia la tenuta economica e sociale di molti stati dell’Unione e dell’Unione stessa“, ha aggiunto.
Per il leader degli industriali, “quello che arriva dalla leadership americana è un attacco alle imprese e al lavoro europei. Il vero obiettivo è la deindustrializzazione del nostro continente, e quindi dei suoi livelli occupazionali“. Servono “misure straordinarie per un momento straordinario”.
Secondo il presidente di Confindustria, “a rischio sono i valori fondanti delle democrazie occidentali cui ci vantiamo di appartenere: il patto sociale tra impresa e lavoro. Dobbiamo pensare seriamente a misure straordinarie per un momento straordinario. L’Europa deve cambiare marcia: il tempo è finito i provvedimenti che sono stati annunciati oggi a Bruxelles non bastano”.
“Voglio citare tre linee di azione nette: sburocratizzazione, meno norme; in seconda istanza: il Clean Industrial Deal deve essere un patto per la crescita, non per la decrescita. Stop a multe e a dazi autoimposti sulla manifattura europea. In terzo luogo, serve, e invochiamo dallo scorso anno, un piano industriale per la crescita economica e sociale europea”.
Schlein tallona Meloni
La segretaria del Pd Elly Schlein reitera la richiesta alla premier di prendere posizione, o con Trump o con l’Unione Europea: “Trump annuncia una guerra commerciale che pagheranno imprese, lavoratrici e lavoratori italiani. È finito per Giorgia Meloni il tempo del tentennamento, deve scegliere da che parte stare. Dopo il silenzio imbarazzante di questi giorni sugli attacchi di Trump all’Europa e all’Ucraina ora Meloni dica da che parte sta“.
“La destra italiana fa il tifo per chi fa male alla nostra economia», interviene Matteo Renzi. I sovranisti fanno male all’Italia: a forza di fare i sovranisti si trova sempre uno più sovranista di te che ti sovrasta“. Per il presidente del M5S Giuseppe Conte “anche oggi cercasi patrioti. Spariti dai radar. Trump annuncia dazi del 25% contro l’Europa e Meloni perde le parole“.