Home CRONACA Parla il padre di Giulia Tramontano: ECCO LE RIVELAZIONI

Parla il padre di Giulia Tramontano: ECCO LE RIVELAZIONI

Franco Tramontano, il padre di Giulia, la 29enne incinta uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello nel maggio 2023, ha commentato con Repubblica l’approvazione del nuovo reato di femminicidio. Un passo importante, dice, ma non sufficiente se non accompagnato da interventi di prevenzione e supporto per le donne in pericolo.

“È una legge giusta, ci fa piacere, ma la soluzione è prevenire”

“Nel caso di Giulia le aggravanti da ergastolo c’erano già, e sono state riconosciute” spiega Tramontano. “Ma questa legge ci fa sinceramente piacere. Era anche ora che si arrivasse a questo. Il punto, però, è che bisognerebbe lavorare prima, aiutare prima, culturalmente e strutturalmente. Il rispetto, la tolleranza, il reciproco confronto devono essere la base della nostra società e dovremmo insegnarlo alle future generazioni. Da loro bisogna partire”.

Quando si arriva a uccidere, dice, “si è mossi dall’odio, non c’è altra ragione”. Ma se il reato di femminicidio può essere un deterrente, il vero problema è che molte donne non hanno le possibilità per salvarsi in tempo. “Se una vittima di violenza è assoggettata economicamente, è ancora più vittima” sottolinea. “Negli ultimi tempi sono stato contattato da tre donne che hanno avuto questo tipo di problemi. Esistono fasi in cui una vittima ha bisogno di allontanarsi dal posto dove vive e viene minacciata. Ci dovrebbe essere un intervento per accompagnarla, portarla via, darle un’altra possibilità, anche dal punto di vista economico”.

La memoria di Giulia: “Siamo presenti, andiamo nelle scuole, nelle università, per aiutare”

Tramontano e la sua famiglia non si sono mai fermati nel ricordo di Giulia. “Appena possiamo cerchiamo di andare nelle scuole, a ogni incontro o discussione sul tema. Siamo andati all’università di Napoli, dove hanno dedicato una panchina a mia figlia. Poco fa mi hanno chiamato da Brescia: hanno organizzato delle borse di studio per le donne vittime di violenza, intitolate a Giulia e al suo bambino, grazie alle quali si dà la possibilità di conseguire una laurea”.

Ma il dolore resta. “Tutti i giorni, con mia moglie Loredana, andiamo al cimitero qui a Sant’Antimo. È lì che materializzo la sua non esistenza. Spesso andiamo la mattina alle 7.30, quando apre, passiamo un quarto d’ora con lei per salutarla. Se ho tempo, resto anche di più. Ho perso tutte le vecchie abitudini, un po’ anche le amicizie. Anche passare semplicemente dal bar non esiste più… Ci siamo un po’ isolati, la vita è cambiata totalmente. Ti chiedi soltanto perché, perché, per quale motivo…”.

E il vuoto che ha lasciato è incolmabile. “Mi manca tutto di lei. Il suo ‘papi’, il sentirci quando avevamo bisogno di parlare, il vederla ogni volta che andavamo a Milano. Ora Milano la odio. Giulia era una ragazza a cui era difficile non voler bene. Mi manca tutto. Qui a casa, lei è ovunque ti giri. Abbiamo tutti i quadri, i disegni, le foto che ci hanno regalato. Nella stanza che era sua e di Chiara ci sono tutti i suoi ricordi. Quelli sportivi, scolastici, i diplomi, l’Ambrogino d’oro, la pergamena. C’è tutto. Non puoi trascorrere un minuto senza pensare a lei”.

Articolo precedenteFederica Pellegrini? Ecco come ha nascosto la relazione con…
Articolo successivoParla Clotilde Conca Bonizzoni, la fidanzata di Lacerenza: ecco le rivelazioni sulla Gintoneria