Home CRONACA “Così è morto Maradona”: la foto shock

“Così è morto Maradona”: la foto shock

Se già alla vigilia il clima era teso, il processo per la morte di Diego Armando Maradona si è aperto con una scena scioccante, destinata a restare impressa nella memoria collettiva. Il pubblico ministero Patricio Ferrari ha mostrato in aula la foto del cadavere di El Diez, gonfio e irriconoscibile. “Guardate, così è morto Maradona”, ha dichiarato il pm, sollevando l’immagine di fronte ai giudici, agli avvocati e al pubblico. “Chiunque tra gli imputati affermi che non aveva compreso quello che stava succedendo a Diego sta chiaramente mentendo”, ha aggiunto con tono accusatorio, mentre Dalma e Giannina Maradona scoppiavano in lacrime, consolate dalla sorella Jana. L’immagine di quel momento è diventata immediatamente virale, rimbalzando in tutto il mondo attraverso la diretta streaming del processo trasmessa dalla Corte Suprema della provincia di Buenos Aires.

L’accusa: “Un’imputazione solida, la famiglia merita giustizia”

Sul banco degli imputati ci sono otto persone, tra medici e infermieri, accusati di omicidio semplice con dolo eventuale. Tra loro, il neurochirurgo Leopoldo Luque, medico curante di Maradona negli ultimi giorni della sua vita. “Abbiamo un’imputazione solida e senza incongruenze, basata su prove”, ha dichiarato il pm Ferrari. Secondo l’accusa, la morte di Maradona è stata causata dalla negligenza e dall’incuria del personale sanitario durante il suo ricovero domiciliare, dall’11 al 25 novembre 2020, in quella che è stata definita “la casa degli orrori”.

Fuori dal tribunale di San Isidro, intanto, la folla ha accolto l’arrivo degli imputati gridando “assassini”. Un clima rovente, alimentato anche dall’ex moglie di Diego, Veronica Ojeda, che si è scagliata contro la psichiatra Agustina Cosachov, una delle accusate, lanciandole insulti e scoppiando in lacrime.

Il complotto e le ombre sulla morte di Maradona

Poche ore prima dell’udienza, Dalma Maradona aveva rilasciato un’intervista in cui ribadiva la sua convinzione: “Vogliamo sapere chi ha pagato i loro stipendi, chi ha gestito quella casa, chi li ha assunti”. Per la famiglia di Diego, dietro la sua morte c’è molto più di una semplice negligenza medica: un sistema di potere che avrebbe abbandonato l’ex Pibe de Oro al suo destino.

Maradona morì il 25 novembre 2020, all’età di 60 anni, per una crisi cardio-respiratoria mentre era convalescente nella sua residenza nel Tigre, alla periferia nord di Buenos Aires, dopo un intervento per un ematoma alla testa. Ma la sua fine, per l’accusa, non è stata inevitabile. “La famiglia e il popolo argentino meritano giustizia”, ha concluso il pm. E ora tocca al tribunale stabilire la verità su una delle morti più controverse degli ultimi decenni.

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