Home CRONACA ECCO LE MOSSE DI VLADIMIR PUTIN

ECCO LE MOSSE DI VLADIMIR PUTIN

Vladimir Putin non lascia spazio a interpretazioni: se l’Ucraina non accetterà le condizioni di Mosca per la pace, la Russia avanzerà su Odessa e su altri territori ancora sotto il controllo di Kiev. È il messaggio che lo Zar ha lanciato nel suo discorso a porte chiuse davanti ai 90 delegati del Congresso dell’Unione russa degli imprenditori e industriali (Rspp). Un avvertimento che suona come una minaccia esplicita e che allontana ogni prospettiva di cessate il fuoco.

Putin agisce in barba agli accordi

L’attacco di ieri alle centrali elettriche ucraine ne è la prova più concreta: Putin non solo ignora Donald Trump, ma lo umilia apertamente, convinto di averlo ormai in pugno. Il discorso del leader russo si è articolato in due parti: una prima sessione pubblica e poi un confronto riservato con gli oligarchi. Qui ha delineato la sua posizione, spiegando che Kiev avrebbe potuto “passarla liscia” se avesse riconosciuto l’annessione della Crimea e l’autonomia di Lugansk e Donetsk. Ora, però, le condizioni sono cambiate: per evitare una nuova escalation, Zelensky dovrebbe accettare come parte della Russia anche Cherson e Zaporizhzhia, annesse nel 2022.

A riportare il contenuto del discorso è il giornalista di Kommersant Andrej Kolesnikov, che ha sottolineato come Putin abbia chiarito un concetto fondamentale: “Ciò che la Russia ha ottenuto non può essere portato via”. Il Cremlino pretende il riconoscimento internazionale della piena sovranità su tutte le regioni annesse, incluse le aree che al momento Mosca non controlla completamente. Se Kiev accetta, Putin promette di fermarsi. Se rifiuta, Odessa sarà il prossimo obiettivo.

Parole dal Cremlino

Il messaggio è stato ribadito anche in una conversazione con il neo ministro della Difesa Andrej Belousov: “Gli ucraini non avranno il tempo di scavare trincee per difendersi”, ha detto Putin, sottolineando che un’altra offensiva russa potrebbe travolgere le difese ucraine prima che possano riorganizzarsi.

Con queste dichiarazioni, il Cremlino mette all’angolo Kiev e gli alleati occidentali: l’Ucraina deve scegliere tra la resa diplomatica o il rischio di un’ulteriore avanzata russa. E mentre Zelensky e le cancellerie europee valutano come rispondere, Putin sembra sempre più convinto di poter dettare le regole del gioco.

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