Guai giudiziari per Tony Effe. Il trapper romano, fresco reduce dal Festival di Sanremo 2024, è tra gli otto indagati dalla Procura di Tempio Pausania per una violenta rissa avvenuta nell’estate del 2023 a Porto Cervo, in Costa Smeralda. Le indagini, concluse nei giorni scorsi dai carabinieri di Olbia, hanno portato alla notifica degli avvisi di garanzia, coinvolgendo anche un pugile milanese e un ultrà della Lazio, entrambi vicini all’artista.
I fatti in cui è coinvolto Tony Effe
I fatti risalgono alla notte del 18 agosto 2023, quando un gruppo di giovani si presenta davanti al The Sanctuary, esclusivo locale della Costa Smeralda, ma viene respinto dalla sicurezza. La situazione degenera rapidamente in una rissa violenta, con sei feriti e danni al locale. Nessuno dei presenti, però, ha sporto denuncia. Tony Effe, identificato tra i partecipanti, ha ricevuto un foglio di via obbligatorio da alcuni comuni sardi fino al maggio 2027.
Ma questa non è la prima volta che il trapper finisce in guai simili. Nel 2019, quando era ancora il volto di punta della Dark Polo Gang, fu protagonista di un’altra rissa davanti a un locale di Roma. Un ragazzo, che aveva iniziato a riprendere la scena con il cellulare, venne aggredito brutalmente dal cantante, che lo colpì con calci, pugni e persino con un paletto di ferro, fratturandogli la mandibola. L’accusa? Lesioni personali aggravate e violenza privata. Il processo si concluse nel 2021 con una condanna che fece discutere: 40mila euro di risarcimento alla vittima e obbligo di consegnare pacchi alimentari ai bisognosi per la Caritas.