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VENTOTENE: I 17 ANNI DI SPINELLI E LE MEMORIE CORTISSIME DELLA POLITICA

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni e il Manifesto di Ventotene - DillingerNews

Il caso “Manifesto di Ventotene” è esploso nelle scorse ore in Parlamento. Proviamo a fare chiarezza

Altiero Spinelli ha passato 17 anni tra carcere e confino per aver avuto il coraggio di pensare in un’Italia che non ammetteva pensieri. Diciassette anni. Sedici più di quelli che oggi servono per finire un ciclo scolastico, troppi anche per un ergastolano modello, abbastanza per perdere i capelli, la speranza, forse perfino la voglia di cambiare il mondo. Eppure, proprio in quelle condizioni, senza una poltrona su cui accasciarsi né una diretta Instagram per farsi belli, Spinelli immagina e scrive il Manifesto di Ventotene, il testo che oggi tutti brandiscono come una reliquia ma che in pochi, molto pochi, hanno davvero letto.

Tra questi pochi, evidentemente, c’è Giorgia Meloni, che in Aula cita il Manifesto e dichiara: “Non so se questa è la vostra Europa, ma di certo non è la mia”. Apriti cielo. Si sono lanciati su di lei come avvoltoi affamati, urlando che ha insultato Spinelli, che ha rigettato il sogno europeo, che ha bestemmiato l’UE proprio mentre Bruxelles ci tratta come una provincia minore del suo impero di carta bollata.

Ma la domanda è un’altra: questi signori si sono mai presi la briga di leggerlo, il Manifesto di Ventotene? Perché il documento di Spinelli non è un’ode all’Europa delle burocrazie, delle direttive in dialetto incomprensibile, delle istituzioni piene di funzionari con stipendi dorati e idee arrugginite. È un testo che nasce come atto rivoluzionario, scritto da un uomo che aveva visto l’Italia perdere se stessa e sapeva che la vera Europa non poteva essere un condominio litigioso di nazioni che si spartiscono fondi come pezzi di pizza avanzata.

Chi parla, forse, non sa

Il problema di oggi è che quelli che si stracciano le vesti appena qualcuno osa criticare l’Europa non sono eredi di Spinelli: sono esattamente il tipo di burocrati che lui avrebbe detestato. Gente senza coraggio, senza visione, che usa il suo nome come una clava ma lo tradisce ogni giorno accettando il ricatto di un’Unione che di federale ha solo il nome e di ideale non ha più niente.

Spinelli ha pagato con 17 anni di vita la sua idea di Europa. Oggi, chiunque osi mettere in discussione il modello UE viene processato in 17 minuti. La verità è che Meloni, nella sua provocazione, ha toccato un nervo scoperto: l’Europa che abbiamo oggi non è quella di Ventotene. E forse è arrivato il momento di dirlo senza paura.

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