Una sentenza della Corte Costituzionale può stravolgere completamente la disciplina del diritto di famiglia. La palla passa al legislatore
È stata una delle questioni più intricate e discusse, una questione che ha dato la stura negli anni a polemiche di ogni genere. Il mondo politico si è diviso in due fazioni contrapposte, scontratesi aspramente sia in ambito parlamentare che nella società civile. Oggi il diritto delle persone single ad adottare un bambino viene ufficialmente riconosciuto.
Esultano tutti quei cittadini che hanno lottato con ogni mezzo possibile per vedersi riconosciuta la possibilità di diventare genitori adottivi anche senza un compagno o una compagna al proprio fianco. La tanto auspicata svolta, che somiglia tanto all’inizio di un percorso rivoluzionario, si è concretizzata con una sentenza.
Si tratta di un verdetto che segna un cambiamento epocale nel panorama delle adozioni nel nostro Paese: da oggi anche le persone single potranno intraprendere il percorso burocratico necessario ad adottare un bambino. È una decisione che abbatte un tabù e riconosce il diritto di ogni individuo a formare una famiglia, indipendentemente dal proprio stato civile.
I single esultano, anche loro potranno adottare un bambino
Tutto merito della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto assoluto di adozione per i single, aprendo la strada a una nuova era in cui l’amore e la capacità di accudire un bambino non siano vincolati necessariamente alla presenza di una coppia. La sentenza si basa sul principio del cosiddetto ‘superiore interesse del minore, che secondo i giudici della Consulta deve prevalere in ogni caso, sempre e comunque.
Grazie a questa sentenza i single potranno adottare ma solo ed esclusivamente attraverso la procedura delle adozioni internazionali, quelle cioè che riguardano bambini senza genitori residenti all’estero. Il verdetto della Consulta non implica, va detto, un’automatica approvazione delle domande di adozione: ogni caso sarà valutato individualmente, tenendo conto di una serie di requisiti.
Il potenziale genitore adottivo deve possedere una stabilità economica, non deve avere precedenti penali e dev’essere disponibile ad accogliere un bambino con bisogni speciali. La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti, com’era inevitabile che fosse. Da un lato, le associazioni a tutela dei diritti dei minori e delle famiglie hanno accolto la sentenza con entusiasmo.
Dall’altro c’è chi esprime preoccupazione per il benessere dei bambini adottati da single, sostenendo che la presenza di due genitori sia fondamentale per una crescita equilibrata. Indipendentemente dalle diverse opinioni, la sentenza rappresenta un passo avanti significativo verso una società più rispettosa delle diverse forme di famiglia e soprattutto dei diritti dei singoli cittadini. In fondo l’amore e la capacità di crescere un bambino non sono un’esclusiva delle coppie.
