Home CRONACA ULTIMA ORA FINALMENTE ADDIO SCHWA E ASTERISCO: “ILLEGALE UTILIZZARLI” | L’ANNUNCIO DI VALDITARA

FINALMENTE ADDIO SCHWA E ASTERISCO: “ILLEGALE UTILIZZARLI” | L’ANNUNCIO DI VALDITARA

Valditara contro gli asterischi
Il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara - Ansa - Dillingernews.it

Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara prende una posizione piuttosto netta contro l’uso di simboli grafici nelle scuole

Pronti, partenza, via! L’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione prende corpo e tutto sommato non poteva essere diversamente. Il ‘merito’ dell’apertura di un nuovo fronte dello scontro senza quartiere tra il Governo di centrodestra e il centrosinistra spetta di diritto al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il responsabile del dicastero di Viale Trastevere ha infatti annunciato una direttiva che vieta l’uso dello schwa e dell’asterisco nelle comunicazioni ufficiali delle scuole italiane.

Era del tutto prevedibile che una decisione scatenasse l’ennesimo dibattito a colpi di reciproche accuse tra gli opposti schieramenti politici, dividendo a sua volta l’opinione pubblica tra sostenitori e oppositori. Sta di fatto che il Governo di centrodestra dà seguito a un programma già ampiamente preannunciato all’inizio della legislatura riguardo il percorso didattico e formativo degli studenti nelle scuole italiane.

Venerdì scorso è arrivata sulla scrivania dei presidi di tutte le scuole d’Italia la circolare di Valditara che non lascia adito a dubbi: “Nelle comunicazioni ufficiali è imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana. L’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco e lo schwa è in contrasto con le norme linguistiche e rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale“.

Valditara cestina l’asterisco e lo schwa: insorgono le opposizioni

La direttiva ministeriale vieta pertanto l’uso di schwa e asterisco nelle comunicazioni ufficiali, sia scritte che orali. La motivazione principale espressa dal ministro, è la tutela della lingua italiana e la necessità di garantire una comunicazione chiara e comprensibile a tutti. La decisione ha inevitabilmente suscitato reazioni contrastanti: da un lato alcune associazioni che si propongono di difendere la ‘purezza’ della nostra lingua hanno accolto con favore la direttiva.

Dall’altro le associazioni LGBTQ+ e alcuni linguisti hanno criticato la decisione, definendola un atto discriminatorio e un tentativo di cancellare le istanze di inclusione. Schwa e asterisco sono infatti dei simboli utilizzati per indicare il genere neutro o non binario. Lo schwa in particolare in base alla definizione fornita dalla Treccani è una vocale media centrale che non ha un equivalente nella lingua italiana standard. L’asterisco, invece, è un cosiddetto simbolo jolly che può essere utilizzato per indicare sia il maschile che il femminile.

Il ministero dell’Istruzione nel tentativo di ridimensionare le polemiche avrebbe proposto l’utilizzo di formule alternative per indicare il genere neutro o non binario, come ad esempio “studenti e studentesse” o “personale docente e non docente”. Tuttavia, queste formule sono considerate da alcuni troppo lunghe e macchinose. La direttiva ministeriale avrà un impatto significativo sulla comunicazione nelle scuole italiane: le comunicazioni ufficiali dovranno attenersi alle regole della lingua italiana standard, evitando l’uso di schwa e asterisco.

Il dibattito relativo all’utilizzo di schwa e asterisco è destinato a rimanere aperto. La decisione del ministero dell’Istruzione ha riacceso una discussione importante sul rapporto tra lingua, identità di genere ed inclusione.

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