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La foto dell’alba, poi l’agguato: Milko Gargiulo ucciso davanti a una scuola. Il killer è l’ex della sua compagna: “Adesso vattelo a piangere”

Una foto del sole che sorge, un “buongiorno” condiviso sui social e poi la morte. Milko Gargiulo aveva iniziato così la sua giornata, senza immaginare che da lì a pochi minuti la sua vita sarebbe finita davanti a una scuola, sotto i colpi di pistola esplosi dal compagno della sua ex. Un’esecuzione in piena regola, davanti a madri e bambini, condita da un gesto finale di crudeltà che toglie il fiato: una foto del cadavere inviata per vendetta alla donna contesa.

L’assassino di Milko Gargiulo

L’assassino si chiama Andrea Izzo, 40 anni, skipper, appassionato di volo e di armi. A spingerlo, la rabbia per una relazione che la sua compagna aveva avuto con Gargiulo durante un periodo di separazione. Due denunce lo avevano già segnalato per minacce, ma nessuno ha fermato la sua furia. Ieri mattina ha seguito Milko in scooter dai Camaldoli a Marano, lo ha intercettato vicino all’istituto “Papa Luciani” e lo ha freddato a bruciapelo mentre era fermo nella sua Bmw bianca. Cinque colpi esplosi da distanza ravvicinata.

Non è bastato. Dopo aver sparato, Izzo ha preso il telefono, ha scattato una foto del corpo riverso sul volante e l’ha inviata alla compagna: “Adesso vattelo a piangere”. Poi è risalito in sella al suo T-Max ed è tornato ai Camaldoli, nel suo quartiere. Si è fermato in una strada cieca, si è puntato la pistola alla tempia e si è ucciso.

Il movente è tutto lì, tra ferite mai chiuse, gelosie alimentate da messaggi trovati sul cellulare della donna e un senso di possesso malato. Izzo, padre di due figli piccoli, dopo un periodo di allontanamento stava tentando di ricostruire il rapporto. Ma quando ha scoperto la storia con Gargiulo, qualcosa ha ceduto. Le minacce erano già diventate denunce, purtroppo rimaste lettera morta. Fino a ieri, quando la rabbia si è trasformata in tragedia.

Secondo la ricostruzione, l’agguato non è stato un gesto impulsivo. Izzo aveva già tentato un primo assalto poco prima, andato a vuoto per un problema con l’arma. Milko era riuscito a seminarlo con una manovra d’auto, facendogli perdere il controllo dello scooter. Poi, però, l’uomo ha insistito. Lo ha raggiunto di nuovo davanti alla scuola dell’infanzia di via Marano-Pianura, dove alcune mamme stavano accompagnando i figli. Hanno assistito in diretta al delitto. Alcune, sotto choc, hanno deciso di non entrare nemmeno nell’edificio.

Le indagini

I carabinieri sono arrivati poco dopo le 8.30. Sul posto sono stati eseguiti i rilievi balistici: uno dei proiettili ha colpito anche il muro perimetrale dell’edificio scolastico, a pochi metri da un parco giochi. Intanto la notizia correva veloce sulle chat di WhatsApp dei genitori: “Hanno sparato davanti alla scuola”, scriveva qualcuno.

Il corpo senza vita di Andrea Izzo è stato trovato poco dopo in una traversa dei Camaldoli, pistola ancora accanto al corpo. L’inchiesta ora è divisa tra due procure: quella di Napoli Nord per l’omicidio, quella partenopea per il suicidio. I carabinieri hanno ascoltato familiari, tra cui il fratello di Gargiulo, e soprattutto la donna contesa, che ora si trova travolta da una spirale di dolore e paura.

Milko Gargiulo aveva 55 anni, lavorava come consulente finanziario, ma era noto anche per la sua passione per il culturismo – con migliaia di follower sui social – e per aver partecipato come comparsa alla recente serie Rai Piedone – Uno sbirro a Napoli. Un uomo solare, molto legato alle sue due figlie. Aveva iniziato la giornata con una foto dell’alba. Non sapeva che sarebbe stata l’ultima.

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