Anche Versace, ora, veste Prada. La storica maison fondata da Gianni Versace rientra ufficialmente in mani italiane dopo anni di controllo americano. È di oggi l’annuncio che il gruppo Prada ha completato l’acquisizione definitiva del brand dalla holding statunitense Capri Holdings, per una cifra di 1,25 miliardi di euro. “Apriamo un nuovo capitolo”, ha dichiarato il presidente e ad Patrizio Bertelli, spiegando che tra i due marchi esiste una “condivisione profonda per la creatività, la cura del prodotto e l’eredità culturale”.
I dettagli
Un’operazione attesa, ma che fino a poche ore prima della riunione del Cda non era scontata. Il Wall Street Journal aveva ipotizzato un clamoroso naufragio dell’affare, complice l’instabilità dei mercati e i dazi americani imposti da Donald Trump, che hanno colpito duramente il comparto lusso. Ma alla fine, lo sconto è arrivato davvero: dai 1,6 miliardi di euro inizialmente previsti si è scesi a 1,375 miliardi di dollari, pari appunto a 1,25 miliardi di euro. Il prezzo d’acquisto, definito come enterprise value, sarà soggetto a ulteriori aggiustamenti in fase di closing. Il ritorno definitivo di Versace in Italia è previsto entro il secondo semestre del 2025, accompagnato da un finanziamento di 1,5 miliardi erogato da Prada.
Per Capri Holdings, l’uscita di scena dalla Medusa è un’operazione di rifocalizzazione strategica. Come ha spiegato il ceo John D. Idol, l’obiettivo è “rafforzare il bilancio” e concentrare gli sforzi esclusivamente su Michael Kors e Jimmy Choo, liberando risorse per “nuovi investimenti aziendali, riacquisto di azioni e riduzione del debito”.
E Donatella Versace?
Ma lo scossone arriva anche sul fronte creativo: Donatella Versace, volto iconico del marchio e guida artistica dal 1997, aveva già annunciato il suo addio lo scorso 1° aprile. Una scelta che ora si inserisce perfettamente nel cambio di governance e nella nuova direzione intrapresa dal brand, che abbandona gli orizzonti della finanza americana per tornare al centro della moda italiana.
Un ritorno simbolico e concreto, che riporta Versace sotto l’egida di uno dei gruppi più solidi del fashion system, dopo anni in cui il rischio era quello di una lenta dissoluzione del marchio. Prada, in questo senso, non solo compra un brand: recupera un pezzo di patrimonio nazionale. E, forse, prepara anche un rilancio più audace della sua stessa identità.